AGRIGENTO – MareAmico:”Procura pensaci tu”[VIDEO][FOTO]

Sono bastati 5 minuti di pioggia per far svanire il sogno di aver un mare pulito a San Leone. La denuncia puntuale, l’ennesima, arriva dall’associazione “Mare Amico “ di Claudio Lombardo.

Meno di una settimana fa era stata inaugurata la nuova condotta che aveva lo scopo di trasportare tutte le fogne di San leone al depuratore di Sant’Anna, che di fatto avrebbe permesso la chiusura dell’orribile scempio dei pennelli a mare, che per tanti anni hanno trasportato al largo le fogne non depurate e che sono stati responsabili dell’inquinamento marino. Ma dopo 2 gocce d’acqua il sistema non ha tenuto ed è scoppiato.

La cronaca- rileva Lombardo-  ha visto andare in tilt prima la centralina della pubblica sicurezza che, intorno le 19,30 di ieri ha cominciato a vomitare, attraverso lo sfioro, la fogna in mare a poche decine di metri dalla battigia. La cosa è apparsa subito evidente attraverso una macchia scura in mare, dall’attivazione delle pompe e dal rumore della sirena che annunciava lo sverso in mare. Dopo qualche minuto nella spiaggia accanto, quella cosiddetta Marenostrum, un pozzetto è scoppiato e la fogna si è riversata in mare dandogli il caratteristico aspetto grigio piombo e subito tutto intorno si è diffuso un tanfo nauseabondo di fogna.

A questo punto- prosegue Lombardo-  abbiamo avvertito Girgenti acque, responsabile del sistema fognario, il sindaco di Agrigento Zambuto, responsabile della sanità pubblica ed anche delle acque bianche e i vigili urbani che venuti sul posto hanno constatato l’avvenuto sverso in mare di liquami ed oggi depositeranno una dettagliata relazione che inevitabilmente imporrà il primo divieto di balneazione, quando ancora la stagione estiva non è neanche iniziata!

L’altra brutta notizia è arrivata intorno le 22 allorquando i cittadini della zona del vill. Peruzzo esasperati dal rumore dei gruppi elettrogeni attivi per pompare le acque al depuratore di sant’anna (non esiste ancora l’allaccio elettrico dell’ENEL) hanno chiamato i carabinieri che hanno imposto a Girgenti acque di spegnere tutto e staccare le pompe e, inevitabilmente, per tutta la notte le fogne sono tornate in mare non depurate attraverso i vecchi pennelli dei padri vocazionisti.

Tutto è successo perché esistono decine e decine di connessioni tra le acque bianche e le fogne e, ogni volta che piove, notevoli quantitativi d’acqua passano da un sistema all’altro facendolo scoppiare ed inevitabilmente tutto finisce in mare inquinandolo.

Non abbiamo avuto neanche il tempo di gioire per questo nuovo sistema fognario, che avrebbe dovuto risolvere definitivamente il problema dello smaltimento delle fogne a san leone ed invece siamo tornati ad essere pessimisti.

A questo punto – conclude Lombardo- riteniamo che la nostra città possa essere salvata solo dalla Procura della Repubblica di Agrigento, visto che dal punto di vista tecnico è risultato impossibile risolvere il problema.  Il nostro messaggio è:­­ #PROCURAPENSACITU!!!

 

 

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