AGRIGENTO – Migranti gettati vivi in mare: cinque condanne

Traversata dell’orrore con migranti gettati vivi in mare da compagni di viaggio senza scrupoli. Dopo le indagini della Procura di Agrigento e le testimonianze di chi è scampato da quell’inferno per i responsabili di quell’orrore arriva la condanna. La terza sezione penale della Corte d’Assise di Agrigento (presieduta da Giuseppe Melisenda Giambertoni), al termine del processo celebrato con il rito ordinario, ha condannato a 18 anni di reclusione Ohalete Emeka, di 40 anni, nigeriano; 16 anni di carcere sono stati inflitti a Ahmokugo Kujo, di 46 anni, ghanese, e Ihigwe Emeka, di 33 anni, nigeriano; 14 anni di reclusione a Mohamed Adam(nella foto), di 30 anni, ghanese e Igala Faisal, di 39 anni, ghanese. Assolti Rachid Jamal, di 38 anni, ghanese (difeso dall’avvocatessa Serena Gramaglia) e Aniamaru Pascal, di 33 anni, nigeriano. Il collegio difensivo era composto agli avvocati: Dario Caldara, Gabriele Lipani, Mario Caputo, Luca Di Salvo e Andrea Di Salvo.

Precedentemente un altro imputato, processato il giudizio abbreviato, Ounchukwu Duglass, di 37 anni, nigeriano, è stato condannato a 12 anni di reclusione.

L’inferno nato da contrasti di carattere etnico e proseguito con scene di inaudita violenza, era scoppiato a bordo di un peschereccio partito dalla Libia con a bordo almeno 400 persone e approdato a Lampedusa il 4 agosto del 2011. Il ghanese con i capelli rasta, Mohamed Adam (nella foto) sarebbe stato a capo della banda nella traversata dell’orrore.

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