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AGRIGENTO – Morte Cindy, marocchino resta in carcere

E’ stato convalidato l’arresto di Soufiene Mouzhair, 22 anni, marocchino, fermato sabato scorso dai carabinieri con l’accusa dei reati in concorso con altri di violazione di domicilio, porto abusivo di armi e rapina, culminata con il conseguente decesso della prostituta colombiana di 25 anni, Cindy Vanessa Candelo Arroyo.

E’ stato convalidato l’arresto di Soufiene Mouzhair, 22 anni, marocchino, fermato sabato scorso dai carabinieri con l’accusa dei reati in concorso con altri di violazione di domicilio, porto abusivo di armi e rapina, culminata con il conseguente decesso della prostituta colombiana di 25 anni, Cindy Vanessa Candelo Arroyo. Nelle intercettazioni registrate dai carabinieri Soufiene Mouzhair, parla con un amico della tragica rapina in cui perse la vita la bella sudamericana. Per nulla pentito di quello che ha fatto, racconta che per soldi lo rifarebbe altre volte. Negli atti dell’inchiesta si fa riferimento ad un altra rapina ad una prostituta cinese, a cui avrebbe rubato 700 euro e cinque telefoni cellulari. Ma parla pure di un furto ad una sala giochi. Con questi presupposti il giudice Alberto Davico ha applicato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Ora le indagini dei carabinieri del Nucleo Operativo di Agrigento sono concentrate al terzo complice. Sarebbe stato, infatti, il marocchino che ancora risulta irreperibile a spaventare la colombiana, che per paura fuggì in cucina e nel tentativo di chiedere aiuto precipitò dall’abitazione di via Damareta, dove la donna si prostituiva.

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