AGRIGENTO – Morte operaio società Agriscia: una condanna e un’assoluzione

Liborio Di Vincenzo, operaio cinquantenne, rimase gravemente ustionato in seguito ad una esplosione avvenuta all’interno del deposito “Agriscia” alla zona industriale di Agrigento il 6 ottobre 2010. L’operaio fu ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Civico di Palermo dove morì poco più di due settimane dopo l’incidente. Secondo quanto ricostruito l’esplosione venne innescata nel momento in cui l’operaio tentò di accendere la saldatrice con cui stava riparando un furgone. Nel 2014 il gup del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto rinviò a giudizio tre persone. Una di loro è deceduta.  Questa mattina ha discusso la parte civile, rappresentata dagli avvocati Giovanni e Tanja Castronovo, il quale ha evidenziato le precarie condizioni di lavoro dell’operaio, impiegato anche in turni non dovuti e senza attrezzature idonee, e l’inadeguatezza dell’officina che presentava evidenti lacune in materia di sicurezza e prevenzione incendi. 

Gli imputati sono difesi dagli avvocati Picone e Buggea. La parte civile è rappresentata dagli avvocati Giovanni e Tanja Castronovo e Chiara Porietto.

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