Il fermo non è stato convalidato. Pur essendo confermata l’ipotesi accusatoria della Procura della Repubblica di Agrigento che aveva posto in stato di fermo, l’ingegnere licatese Giuseppe Gabriele, accusato di truffa ed altro per aver ottenuto 265 giorni di malattia grazie a 18 certificati valutati fasulli per assentarsi dal lavoro e recarsi in Romania per curare, invece, i propri affari, il Gip del Tribunale di Agrigento, Alfonso Malato, ha disposto la scarcerazione, obbligando l’indagato a non allontanarsi da Licata e dalla provincia di Agrigento e a non uscire da casa dalle 20 alle 7 del mattino.
Il provvedimento del Gip è stato depositato al termine dell’udienza di convalida che si è svolta all’interno del carcere “Petrusa” di Agrigento, presente il difensore di Gabriele, Ignazio Valenza, e il Pm, Andrea Maggioni. Il professionista si è difeso dall’accusa ma, come scrive il gip nell’ordinanza, nessun contributo di chiarezza ha fornito all’inchiesta. Resta tuttavia il dato oggettivo. Per il Gip Malato, l’ing. Gabriele non voleva scappare (anche se proprio dall’altro ieri aveva chiesto 32 giorni di ferie) perché se è vero che stava recandosi in Romania è anche vero che aveva acquistato anche il biglietto di ritorno e fatto il check in.
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