AGRIGENTO – Omicidio Antonella Alfano, condanna definitiva per Salvatore Rotolo

La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza di condanna nei confronti del carabiniere Salvatore Rotolo, accusato dell’omicidio della compagna, Antonella Alfano, trovata carbonizzata il 5 febbraio del 2011 nella sua auto nel boschetto di via Papa Luciani.

Rigettato l’appello dei legali del militare depositato dopo la sentenza di secondo grado celebrato dinanzi ai giudici della Corte d’Assise d’Appello di Palermo (presidente Giancarlo Trizzino) e concluso con la condanna del militare a 18 anni di reclusione. Stessa pena era stata inflitta in primo grado dal Gup del Tribunale di Agrigento, la pubblica accusa è stata rappresentata dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dal pubblico ministero Giacomo Forte.

Rotolo, difeso dagli avvocati Sergio Monaco e Gioacchino Genchi, è stato inoltre condannato al pagamento delle spese processuali del giudizio di terzo grado pari a 5.000 euro per ogni parte civile rappresentate dagli avvocati Simona Fulco e Sebastiano Bellanca e al pagamento di una provvisionale a titolo di risarcimento danni pari a 1 milione 250 mila euro: 500 mila euro destinati alla figlia Elide e 250 mila euro per ogni familiare diretto, la madre e la sorella della vittima. La bella commessa agrigentina è stata uccisa e poi il suo corpo dato alle fiamme.

Rotolo si trova in carcere dal 16 giugno del 2011. Fu una castagna senza guscio incastrata nella gola della donna a dare  una direzione diversa alle indagini: il frutto sarebbe stato inserito nella bocca della vittima per simulare uno strangolamento accidentale mentre mangiava al volante. Il Carabiniere avrebbe strangolato la donna in casa in seguito ad una violenta discussione dovuta a una delle tanti liti. Poi avrebbe organizzato il depistaggio insieme a un complice mai individuato.

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