A distanza di quasi 4 anni dal sequestro preventivo delle due condotte sottomarine. I cosiddetti “pennelli a mare”, la principale inchiesta della Procura di Agrigento in materia di depurazione approda in aula per l’udienza preliminare. La richiesta di rinvio a giudizio è stata firmata dai pubblici ministeri Alessandra Russo, Suilvia Baldi e Antonella Pandolfi. A decidere se mandare a processo i sette imputati – sarà il giudice Alessandra Vella. I reati ipotizzati sono il danneggiamento, il getto pericoloso di materiali inquinanti, l’abuso di ufficio, la truffa, la frode in pubbliche forniture e il falso. Gli imputati sono: Marco Campione, 55 anni, di Agrigento, legale rappresentante di Girgenti Acque; Giuseppe Giuffrida, 69 anni, di Gravina di Catania, ex amministratore delegato del gestore del servizio idrico integrato nell’agrigentino; Calogero Sala, 56 anni, direttore tecnico della Girgenti Acque e Bernardo Barone, 64 anni, direttore generale dell’Ato Idrico, entrambi di Agrigento. Nella lista pure: Pietro Hamel, 65 anni, di Porto Empedocle, dirigente tecnico dell’Ato Idrico; Rita Vetro, 62 anni, titolare del laboratorio di analisi “BioEco analisi” convenzionato con il servizio nazionale e Maurizio Carlino, 56 anni, progettista e direttore dei lavori, entrambi di Favara.
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