A distanza di quasi trenta anni spunta un nuovo presunto esecutore di quattro omicidi di mafia e tre tentati omicidi. Tra le vittime il padre, lo zio e il nonno del capo mafia di Porto Empedocle, Gerlandino Messina. Ad accusarsi di essere stato componente del commando che prese parte complessivamente a cinque agguati, il pentito agrigentino Daniele Sciabica, 55enne ex agente assicurativo, una volta stiddaro. Sciabica si è accusato di avere preso parte agli omicidi di Gerlando Messina, zio di Gerlandino, avvenuto il 27 agosto del 1985; Giuseppe Messina, padre dell’ex capo provincia, messo a segno l’8 luglio del 1986; Antonio Messina, nonno di Gerlandino, ucciso a Realmonte il 5 agosto dello stesso anno e di Pietro Gambino, ammazzato da un gruppo di fuoco del clan Grassonelli il primo ottobre del 1988. Tre invece i tentati omicidi contestati con un unico agguato finito male perché i tre occupanti di una Fiat 127 raggiunta dai colpi di fucile e pistole si sono salvati, restando feriti, perché la loro auto finì in un fossato. Il processo è stato rinviato al 18 marzo.
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