AGRIGENTO – Prostituzione nel centro storico, chiuse indagini per 3 persone

La procura della Repubblica di Agrigento, a quattro mesi dall’operazione, ha chiuso l’inchiesta e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio, ai tre componenti di una famiglia, accusati di avere gestito un giro di prostituzione, nell’ambito dell’indagine denominata “Bed & Babies”, ovvero “letto e bimbe”, condotta sul “campo” dalla squadra Mobile di Agrigento.

Il pubblico ministero Elenia Manno, ha fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari ad Emanuele Pace, 67 anni, alla moglie Pierina Micciche’ 63 anni, e al loro figlio Vasilij Pace, 30 anni. Sono accusati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. I tre indagati, all’epoca dei fatti finiti in un primo momento agli arresti domiciliari poi rimessi in libertà, sono difesi dagli avvocati Emilio Dejoma e Giuseppe Lo Dico.

Le indagini erano iniziate dopo la denuncia di una prostituta, in quanto vittima di un tentativo di pestaggio per avere – secondo il suo racconto – chiamato i carabinieri per sedare un litigio avuto con una transessuale e un’altra escort. Da evidenziare che, in circa otto mesi di indagini, gli agenti hanno contato ben 260 clienti, recarsi nelle tre strutture, tra case vacanza e bed & breakfast, collocate in via Saponara, nel centro storico di Agrigento, dove ragazze e transessuali, di varie nazionalità, si prostituivano.

Immobili di proprietà della famiglia Pace. I clienti, giovani e meno giovani, studenti e professionisti, ma è stata documentata anche la presenza di anziani, contattavano le squillo attraverso gli annunci di prostituzione pubblicizzati sul sito internet “Bakeca incontri Agrigento”.

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