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AGRIGENTO – PROVINCIA, aeroporto opera retrocessa

L’aeroporto di Agrigento “slitta” al 18esimo posto del piano triennale delle opere pubbliche della Provincia regionale di Agrigento e viene sepolto sotto decine di progetti di manutenzione di strade e scuole. Ci volevano un commissario, Benito Infurnari , e una situazione amministrativa altamente instabile per trasformare quello che per tutte le amministrazioni è un “libro dei sogni”, ovvero il piano triennale, in una vera e propria “lista della spesa”, in cui inserire solo ciò che è indispensabile. A scorrere la graduatoria deliberata da Infurnari nei giorni scorsi, infatti, si capisce come tutta l’attenzione dell’Ente sia indirizzata più verso il completamento o la messa in sicurezza dell’esistente piuttosto che sui nuovi progetti. Al primo e al secondo posto, infatti, si trovano gli interventi di manutenzione ordinaria per le strade provinciali e l’edilizia scolastica sociale e sportiva. Unica opera entro i primi 3 posti, la progettazione della cosiddetta “Mare-Monti”, ovvero il collegamento tra le statali 115 e 118, mentre la realizzazione del Ipssa “Livatino” di Canicattì si trova al 41esimo posto. Segno del cambiamento dei tempi e delle necessità di un ente che verosimilmente dovrà continuare ad esistere in regime di commissariamento ancora per altri mesi oltre la data del 31 dicembre, individuata inizialmente come quella di scioglimento.

Sul fronte dei fondi disponibili la situazione è, almeno sulla carta, più che positiva: per gli anni 2013, 2014 e 2015 vi sono infatti oltre 237.737. 355 euro tra entrate acquisite con contrazione di mutui, stanziamenti di bilancio ed entrate vincolate per legge. L’approvazione del piano triennale, come prevede la legge, è anche il preludio alla presentazione del bilancio previsionale del 2013 della Provincia. A bloccare l’iter per la realizzazione dello strumento finanziario, le variazioni di bilancio votate solo in questi giorni dall’Assemblea regionale siciliana. L’approvazione in particolare dell’articolo 3 “incremento del fondo per le autonomie locali” ha infatti sbloccato oltre 15 milioni di euro per le nove Province siciliane, impegnando per Agrigento circa un milione e mezzo di euro necessari a quadrare il cerchio e garantire, ad esempio, la sopravvivenza di Cupa e Toscanini. Buona la situazione dell’avanzo di amministrazione, “ingrassato” dallo stralcio di diversi residui passivi effettuati dagli uffici contabili in questi giorni. Un “tesoretto” milionario che la Provincia si porta dietro da anni e che però, nei fatti, non può mai utilizzare per i vincoli del patto di stabilità.

GIOACCHINO SCHICCHI – AGRIGENTO FLASH

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