AGRIGENTO – Sagra, Casesa spiega l’addio del Val d’Akragas[VIDEO]
Nicolò Giangreco
Il Val d’Akragas, dopo 10 anni di assenza ed a seguito di un invito del Sindaco Zambuto decide di partecipare alla sagra del 2013. Innegabile il successo al Teatro Pirandello per la serata dedicata ai 5 continenti : un teatro stracolmo di gente e centinaia di persone costrette ad andar via testimoniano l’affetto della città e dei suoi estimatori verso il gruppo agrigentino. Il documentario presentato sui 60 anni, l’accurata ricerca storica dei costumi del 1850, disegnati dai ragazzi dell’Accademia di Brera e lo straordinario apprezzamento di agrigentini e visitatori durante le sfilate del Val d’Akragas, con in testa il Sindaco e la sua Giunta per tutta la via Atenea, restituiscono la titolarità del Val d’Akragas alla Sagra del Mandorlo in Fiore ed alla città. “Tutto questo- dice il presidente del gruppo Lello Casesa- non ci fa’ comprendere la decisione del suo Direttore Artistico – Dirigente del settore IV (Attività produttive – Sportello Unico – Attività culturali – Pubblica istruzione – Sport – Turismo) – di non far esibire per soli 3,15 minuti il Val d’Akragas, come concordato precedentemente col Sindaco, ad inizio di spettacolo ed anzi di cacciarci dal Teatro Pirandello come sovversivi, decisione condizionata e caldeggiata dai pochi sparuti Presidenti di gruppi locali che calpesta e mortifica la dignità e la professionalità del Val d’Akragas.
Questo gravissimo episodio, “nella Sagra della concordia e dell’amicizia“ ribadita piu’ volte dal Sindaco Zambuto solo a parole, ci convince che nulla e’ cambiato in questi 10 anni di assenza e soprattutto che l’invidia, il disprezzo di pochi contro il Val d’Akragas e’ sempre vivo e presente. Un disprezzo che non giustifica l’amore degli agrigentini e dei ragazzi componenti dei gruppi locali al Val d’Akragas ma alimenta solamente una campagna di scontro e falsificazione della realtà. Spiace rilevare che tale comportamento e’ inaccettabile nei confronti del Val d’Akragas e ci spinge ad assumere una decisione alquanto triste ed amara – non partecipare piu’ alla Sagra del Mandorlo in Fiore se questi atteggiamenti da parte di alcuni soggetti continueranno ad avere nella organizzazione della manifestazione
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