AGRIGENTO – Sagra del Mandorlo 2014, costerà 190 mila euro: ecco le spese previste

La 69esima edizione della Sagra del mandorlo in fiore costerà – se a fine kermesse i conti preventivati torneranno – 190 mila euro. Ben 60 mila euro in più rispetto ai 130 mila derivanti dalla convenzione con il Parco archeologico che consente di utilizzare il 30 per cento dei fondi incassati con la vendita dei biglietti di ingresso alla valle dei Templi. I 60 mila euro in più – virtualmente già spesi – si ricaveranno dagli incassi, al momento soltanto delle previsioni, degli spettacoli al teatro Pirandello. Le previsioni sono state realizzate sulla base di una stimata presenza media di 450 spettatori. Così il Comune presume di incassare 6.750 euro dal concerto (l’ingresso costa 15 euro) di etnomusica “Municipale Balcanica feat Roy Paci” di sabato prossimo, alle 21. Dallo spettacolo coi gruppi internazionali del festival “I bambini del mondo” – quello che si terrà sabato 8 marzo, alle 15,30, il cui ticket di ingresso costa 3 euro – si presume di ricavare 1.350 euro; mentre da quello delle 20,30, con il conferimento del premio “Claudio Criscenzo”, il cui ingresso costa sempre 3 euro, si presume d’incassare un identico importo. Dai due spettacoli dei gruppi partecipanti al festival internazionale del folclore, quelli di giovedì 13 e dell’indomani alle 16 (il cui biglietto di ingresso costa 15 euro) si presume di incassare 6.750 euro ad esibizione. Ben 7.650 euro è invece la cifra stimata per lo spettacolo delle 21 di venerdì 14 marzo, il cui ingresso costa 17 euro. Stime che cambiano per gli spettacoli di sabato 15: per quello delle ore 16 (ingresso 20 euro) si presume d’arrivare a 9 mila euro; mentre per quello delle 21 (ingresso 23 euro) si potrebbe arrivare – fermo restando la media di presenze stimate – a 10.350 euro. Stessa cifra prevista per il gran galà del folclore (ingresso 23 euro) di domenica 16 marzo. Con le previsioni di incasso per gli spettacoli, il Comune arriverebbe dunque a 60.300 euro. Soldi che assieme a 130 mila derivanti dalla convenzione con il Parco archeologico sono stati già virtualmente spesi per fronteggiare i costi della kermesse. L’ospitalità dei gruppi del festival internazionale del folclore e di quelli partecipanti a “I bambini del mondo”, nonché dei componenti delle giurie e degli ospiti delle manifestazioni collaterali costerà 81 mila euro. Per il noleggio degli autobus saranno spesi 10 mila euro, così come 10 mila euro sono stati preventivati per il rimborso delle spese di viaggio dei gruppi internazionali; 6 mila per il rimborso spese viaggio ai gruppi regionali; 9 mila euro i costi da sostenere per le sfilate dei carretti siciliani; 6 mila per la presentazione degli spettacoli del festival internazionale del folclore; 10 mila per il noleggio audio, video e luci per gli show; altri 10 mila per la Siae e i vigili del fuoco: ed ancora altri 10 mila euro per le maschere, la biglietteria e il disbrigo pratiche; mille euro per l’assicurazione; 5 mila euro per l’acquisto del Tempio d’oro e delle torce; 5 mila euro per le spese di tipografia ed infine 17 mila euro per la pubblicità. Le spese arrivano, dunque, ad un totale di ben 190 mila euro. I conti, almeno in astratto, tornano. La kermesse può iniziare.

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