AGRIGENTO – Sequestro da 9 mln di euro a carico dell’imprenditore Giuseppe Burgio [VD TG]

La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Agrigento hanno eseguito un sequestro patrimoniale – di circa nove milioni di euro – con decreto emesso dal Tribunale Misure di Prevenzione di Agrigento, su proposta del Questore Rosa Maria Iraci, nei confronti dell’ex re della grande distribuzione Giuseppe Burgio, 56 anni.

Il sequestro riguarda diversi beni immobili: l’ex centro commerciale “Le Rondini”, autovetture, conti correnti e gioielli.

Alla base del provvedimento “una pericolosità sociale qualificata” riconosciuta al Burgio in quanto “indiziato del reato di intestazione fittizia di beni al fine di agevolare il delitto di riciclaggio” scrivono i giudici.

All’ex re dei supermercati è stato imposto anche l’obbligo di soggiorno per tre anni. Giuseppe Burgio è stato condannato in primo grado ad otto anni per bancarotta fraudolenta nell’ambito dell’inchiesta “Discount”.

Attualmente è in corso il secondo filone d’inchiesta che lo vede imputato insieme ad altre 19 persone.

Sono stati sequestrati nello specifico: un appartamento di 12 vani ed un altro di 5 vani in Via Minerva ad Agrigento; cinque immobili dislocati a Gela, Porto Empedocle, Agrigento e Palermo dal valore superiore a 5 milioni di euro riconducibili alla società Opaf; complesso immobiliare dove è ubicato il centro commerciale Le rondini di Porto Empedocle, un fabbricato ancora non ultimato di fronte il Commissariato di Gela; 15 autoveicoli per un valore di quasi 200 mila euro; gioielli e preziosi per un valore di oltre 20 mila euro; 11 rapporti bancari per 65 mila euro.

I dettagli dell’operazione sono in questo momento resi noti con una conferenza stampa del Questore Rosa Maria Iraci, il comandante della Guardia di finanza, col. Pietro Maggio e il ten. col. Giuseppe Dell’Anna; il primo dirigente della Polizia Alessandro Milazzo e l’ispettore Cascino.

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