AGRIGENTO – Videopoker e centri scommesse nel mirino della GdF

Nei primi cinque mesi dell’anno le Fiamme Gialle della provincia di Agrigento hanno intensificato i controlli sulle sale da gioco, i centri scommesse e le attività commerciali collegate al cd. “mondo dei giochi”, settore particolarmente sensibile sotto diversi profili, eseguendo oltre venti interventi che hanno portato ad altrettante denunce all’Autorità Giudiziaria, alla contestazione di circa venti illeciti amministrativi ed al sequestro di oltre una cinquantina di strumenti informatici, fra computer ed altro materiale . Il settore dei giochi e delle scommesse riveste diversi profili di interesse per il Corpo, innanzitutto per la necessità di tutelare i singoli cittadini/consumatori (potenziali vittime di usura ed estorsione) da un lato, e gli imprenditori onesti che vi operano, dall’altro, e poi per la salvaguardia degli interessi finanziari dello Stato, che rischia di vedersi sottratte consistenti quote di gettito da coloro che non rispettano le norme. È quindi questa visione trasversale, in cui fra l’altro viene curato lo specifico aspetto del contrasto al gioco minorile, che ha costituito il leitmotiv dell’attività dei finanzieri dell’agrigentino, impegnati ad individuare gli esercizi in cui erano installati apparecchi da gioco illegali e dove venivano proposte scommesse in assenza delle prescritte autorizzazioni, con particolare attenzione a quelli in prossimità degli istituti scolastici e dei luoghi di aggregazione giovanile, onde evitare che i più giovani potessero liberamente accedere nei locali adibiti al gioco. In particolare, nello scorcio d’anno fra gennaio e maggio sono stati eseguiti 22 controlli, i cui esiti si sintetizzano in 20 denunce penali, 17 violazioni amministrative e nel sequestro (sia penale che amministrativo) di circa 50 strumenti informatici, fra computer ed altro materiale. I numeri sopra indicati sono indice dell’attenzione costante che le Fiamme Gialle hanno rivolto, rivolgono e rivolgeranno verso un tema delicato quale quello del gioco e delle scommesse, che spesso viene ad assumere rilevanza e finalità sociali; l’obiettivo cui tende il Corpo è quello di evitare che in futuro giungano doglianze di cittadini che vedono sperperare in giochi illegali le risorse economiche, talvolta purtroppo anche scarse, dei propri amici e familiari . È questo il quadro in cui vanno collocate le ulteriori circa 40 violazioni (amministrative e penali), che i finanzieri di tutta la provincia hanno contestato nel secondo semestre 2012, denunciando 9 persone e sequestrando 48 videogames e videopoker; tra questi interventi spicca un’operazione eseguita a novembre scorso a Canicattì, non solo perché è stata interrotta un’illecita raccolta di scommesse sportive, ma soprattutto perché ha interessato un’attività riconducibile a soggetti che nei mesi precedenti si erano resi responsabili della medesima violazione, e che avevano semplicemente mutato l’organizzazione aziendale . Con riferimento ai servizi di maggiore respiro sul piano investigativo, giova ricordare che nello scorso mese di marzo sono giunte a conclusione le indagini, dirette dal Pubblico Ministero Antonella Pandolfi e coordinate dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo della Procura della Repubblica di Agrigento, che hanno portato alla scoperta di un’associazione per delinquere che distribuiva presso gestori di esercizi pubblici apparecchi del tipo “totem” che, collegandosi a siti internet privi di concessione, consentivano il gioco d’azzardo e le scommesse clandestine; l’operazione, denominata appunto “Totem”, si è conclusa con la notifica di 7 obblighi di dimora e 2 obblighi di firma nei confronti di altrettanti indagati, nonché con l’esecuzione di sequestri nei confronti di diversi 90 esercizi commerciali della provincia. L’attività investigativa sul territorio ed i controlli delle Fiamme Gialle continueranno anche nel futuro .

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