AGRIGENTO – Virgo Fidelis, i Carabinieri della Provincia celebrano la ricorrenza nella chiesa dell’immacolata

Quest’anno la suggestiva Basilica dell’Immacolata, in pieno centro storico agrigentino, è stato il luogo prescelto dal Comando Provinciale dei Carabinieri per celebrare Maria Virgo Fidelis, patrona dei Carabinieri. La scelta dell’importante luogo di culto non è stata casuale: l’8 dicembre 1949, il giorno in cui la Chiesa Cattolica tutta festeggia la Madonna dell’Immacolata Papa Pio XII, nel proclamare ufficialmente Maria Virgo Fidelis Patrona dell’Arma dei Carabinieri, ne fissò la ricorrenza proprio il 21 novembre per commemorare i caduti nella battaglia di Culquaber del 1941 che vide il sacrificio di un intero battaglione di Carabinieri, in quella che allora si chiamava Africa italiana.

La cerimonia, avvenuta alla presenza delle principali autorità cittadine, il Prefetto, D.ssa Francesca Ferrandino, il Presidente del Tribunale di Agrigento, Dr. Luigi D’Angelo, il Procuratore della Repubblica di Agrigento, Dr. Renato Di Natale, il Questore, Dr. Mario Finocchiaro, nonché delle principali autorità civili e militari della Provincia oltre ad una nutrita rappresentanza delle Associazioni Carabinieri del territorio e delle Benemerite, si è conclusa con una allocuzione del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Agrigento, Colonnello ISSMI Riccardo Sciuto.

Il titolo “Virgo Fidelis” deve il merito della sua diffusione soprattutto all’Arma dei Carabinieri, in virtù di quell’ineludibile sentimento di fedeltà che storicamente accompagna la figura del Carabiniere. “Nei Secoli Fedeli è, per l’appunto, il motto della “Benemerita” che muove le azioni di ogni Carabiniere, sentimento di cui sono fieri.

Il Colonnello Sciuto, nel ricordare anche la celebrazione della “Giornata dell’Orfano”, che coincide con la commemorazione della Virgo Fidelis, ha sottolineato <<E’ un appuntamento fondamentale quello di oggi per l’Arma. Ricordiamo oggi la Virgo Fidelis nel giorno della Sua suprema consacrazione a Dio, ma anche  – come si legge nel Breve apostolico dell’11 novembre 1949 con cui Papa Pio XII proclamo la Santa Vergine Patrona dell’Arma dei Carabinieri – “….Quel Battaglione di Carabinieri che, divampando anche in Africa orientale l’ultima Guerra, fece, tutto intero, nel medesimo giorno, il supremo sacrificio della vita nella località “Culqualber”.

Ricorrenza religiosa e commemorazione dell’episodio bellico rappresentano la perfetta sintesi di un ideale binomio: fedeltà alla Divinità e fedeltà alla Patria, che nondimeno è ben raffigurata nel libro aperto nelle mani della Virgo Fidelis ove è vergata la frase “Sii fedele sino alla morte”>>

Il Colonnello Sciuto non ha mancato di esprime la propria solidarietà a tutti i familiari dei tanti Carabinieri Caduti nell’adempimento del loro dovere, lanciando un appello morale che vuole essere anche un messaggio di sicurezza per la cittadinanza aggiungendo “Ogni anno mi chiedo che senso abbia rammentare il sacrificio degli eroi…. E ogni anno mi persuado di quanto sia invece sempre e comunque necessario sfidare la retorica. Nella vita di oggi e di ogni giorno, in cui porzioni sempre più estese della società tendono ad essere attratte da modelli di riferimento in condizione di giustificare approcci via via più permissivi, considerate fino a qualche tempo fa indubitabili certezze e che ora generano addirittura disorientamento nella gente” deve essere portato avanti un credibile modello di coesione sociale, che ha le sue fondamenta sulla motivazione, sullo spirito di sacrificio, e come finalità il bene comune, “un modello che rifugge le comode scelte, l’esercizio del potere fine a se stesso, i comportamenti tolleranti nei confronti delle più subdole forme di pervasività criminale …. Non c’erano, a Culqualber, contemporaneamente 400 eroi. C’erano 400 soldati, 400 giovani che credevano fermamente nel futuro che non avrebbero visto mai”.


Questi esempi confermano come il compito dei Carabinieri sia quello di non venire mai meno ai valori per i quali i propri martiri si sono sacrificati, all’impegno morale e professionale assunto da ognuno di loro all’atto del Giuramento, a qualsiasi costo. Ad Agrigento, come nel resto del Paese, i Carabinieri intendono ispirarsi a questi valori nell’adempimento del loro dovere. Con abnegazione e sincero spirito di servizio, in piena collaborazione con le altre istituzioni dello Stato ma, soprattutto, seguendo la strada di luce ogni giorno tracciata dalla patrona celeste, Maria Virgo Fidelis.

 

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