ALESSANDRIA DELLA ROCCA – Processo “Alisciannira”, Cassazione conferma condanna a 7 anni per Sedita

La Corte di Cassazione rigetta il ricorso e rende definitiva la condanna a 7 anni di carcere per Gaetano Sedita, 74 anni, di Alessandria della Rocca, riconosciuto colpevole di associazione mafiosa. Il procuratore, in precedenza, aveva chiesto l’annullamento della sentenza con rinvio in Corte di appello. Il suo difensore, l’avvocato Giovanni Castronovo, aveva, invece, insistito per l’assoluzione, e quindi per l’annullamento senza rinvio della condanna. I giudici, invece, dopo avere sciolto la riserva, hanno confermato il verdetto e per l’anziano, nel frattempo tornato libero per decorrenza dei termini, si riapriranno nelle prossime ore le porte del carcere per scontare una pena residua di circa tre anni.

Sedita fu arrestato il 25 luglio nel 2012 perché ritenuto il capo della famiglia di Cosa Nostra di Alessandria, ruolo che in seguito è stato, invece, escluso. L’inchiesta “Alisciannira”, dal nome dialettale del paese al centro della vicenda, sfociata con quattro arresti, fu avviata dopo l’omicidio di Pietro Chillura, assassinato il 5 agosto del 2005 nel cimitero del paese dove lavorava, e individua i presunti componenti della famiglia mafiosa di Alessandria della Rocca. 

 

Condividi
         
 
   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *