Con la formula “per non avere commesso il fatto”, a quasi quattro anni dall’arresto e dalla sospensione dal servizio il Tribunale di Agrigento, ha scagionato un carabiniere, Andrea Mirarchi, 38 anni, originario di Catanzaro, in servizio all’epoca dei fatti alla caserma dell’Arma della Stazione di Palma di Montechiaro, accusato di avere preso parte a una rapina. La sentenza è stata emessa dal collegio di giudici presieduto da Giuseppe Melisenda Giambertoni, con a latere Maria Alessandra Tedde e Giancarlo Caruso. Il carabiniere, difeso dall’avvocato Santo Lucia, era accusato insieme ai fratelli Francesco e Calogero Burgio, 29 e 39 anni, e a una quarta persona mai identificata, di essere entrato il 9 maggio del 2011 nell’abitazione di un anziano, morto da alcuni giorni, per rubare degli oggetti personali e alcune armi regolarmente denunciate. Un rumeno vicino di casa, sentendo i rumori, decise di intervenire per mettere in fuga i ladri. Entrato nell’abitazione trovò quattro persone che stavano portando via le armi. A quel punto uno di loro afferrò un fucile ad aria compressa, lo puntò contro l’uomo che voleva sventare il furto e gli sparò, fortunatamente senza colpirlo. Il vicino riuscì a fuggire.
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