ARAGONA – Si sono svolti i funerali per l’addio ai due fratellini

Aragona si ferma per l’addio Carmelo e Laura Mulone, i due fratellini di nove e sette anni morti nell’esplosione dei vulcanelli avvenuta sabato scorso all’interno della riserva delle Macalube. I funerali si sono svolti  nella parrocchia della Madonna di Pompei ad Aragona. Le due piccole bare accolte da centinaia di persone in lacrime. Oltre ai genitori, hanno partecipato alla cerimonia anche i compagni di scuola dei due bambini, che frequentavano l’istituto “Luigi Capuana” di Aragona. Il sindaco del paese, Salvatore Parello, ha proclamato il lutto cittadino, disponendo la chiusura al passaggio del corteo funebre di tutti gli esercizi commerciali.

Davanti alla chiesetta, dove i due fratellini seguivano le lezioni di catechismo, è stato allestito un maxi schermo per consentire anche ai fedeli che non hanno trovato posto all’interno di seguire le esequie.

A rendere condoglianze alla madre, Giovanna Lucchese, 45 anni, e al padre, Rosario Mulone, 46 anni, carabiniere in servizio a Joppolo Giancaxio, sono giunti ad Aragona, tra gli altri, il comandante dei Carabinieri di Sicilia, generale Giuseppe Governale, e il generale Leonardo Gallitelli, comandante generale dell’Arma dei Carabinieri. La messa è stata celebrata da monsignor Melchiorre Vutera. L’ arcivescovo di Agrigento, Francesco Montenegro, è intervenuto con un messaggio : “brancolo nel buio nel tentativo di trovare un senso a questa tragedia. Avverto tutto il dolore dei genitori. Come ogni credente, anch’io mi interrogo e faccio appello a Dio: perché, Signore? Macalube mi appare come un piccolo Golgota. Spero e prego affinché la fede del Risorto non ci abbandoni mai. Impegniamoci a sostenere con la preghiera i genitori. E chiediamo con tutti gli sforzi che queste tragedie non avvengano più”.

Le bare di Laura e Carmelo Mulone hanno lasciato la chiesa della Madonna di Pompei fra i palloncini bianchi, con messaggi d’affetto, dei loro compagni di classe. Le numerose persone che hanno partecipato alle esequie  si sono spostate, a piedi, in corteo, per raggiungere il cimitero comunale distante circa due chilometri. La mamma Giovanna, in lacrime, all’uscita della parrocchia, ripeteva: “Voleva andare a vedere la terra che bolle, vedi come ti è finita? Vedi cosa è successo?”.

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