Arnone su stato strade, vignette e politica

Arnone: “Rilancio l’accorato appello che mi perviene dal più brillante e prestigioso artista agrigentino, Andrea Carisi, che mi ha inviato due bellissime vignette sullo stato delle strade cittadine. Carisi lamenta lo scandaloso stato delle vie che conducono alla scuola Garibaldi, con particolare riferimento a via Picone, alla zona di Calcarelle, ove insistono tante scuole e, soprattutto, la via per il nuovo Ospedale.

Non posso fare a meno di rendere pubbliche le vignette, e ribadendo sia il mio impegno, sia alcune ferme critiche all’operato del sindaco Zambuto e del segretario nazionale del PDL, Angelino Alfano. “

Lo stato delle strade agrigentine è ormai disastroso, si verificano addirittura incidenti perché, oltre a essere piene di buche e scaffe, è sostanzialmente scomparsa la segnaletica orizzontale.

E Marco Zambuto, con i pochissimi fondi a disposizione, ha incomprensibilmente ritenuto di asfaltare alcune vie del Villaggio Peruzzo e di S. Leone. Per coincidenza, quelle vie e quei parcheggi (si, al Villaggio Peruzzo abbiamo asfaltato i parcheggi!)  sono abitate da amici e parenti.

Ma ce n’è pure per Angelino Alfano, e anzi colgo l’occasione per invitare i brillanti amici di “Camera Zhen” a portare con loro, a tappare le buche con la mitica “lapa”, anche il segretario Angelino Alfano. Ovviamente, a debita distanza dalla sua residenza estiva, perché da quelle parti ha già provveduto, fortunatamente per Alfano e i suoi vicini (e molto sfortunatamente per gli abitanti di via Serra Ferlicchio o via Teatro Tenda…) il Comune di Agrigento.

Ma Alfano è responsabile di non aver fatto nulla perché il Ministero delle Infrastrutture, e quindi il Governo, restituisse al Comune di Agrigento le somme, pari a oltre 6 milioni di euro, della famigerata causa “SAISEB”.

Come ho pubblicamente chiesto all’epoca, da ultimo lo scorso anno, se il Ministero avesse restituito al Comune di Agrigento quei sei milioni di euro che, per responsabilità della pessima difesa del Comune, il Ministero aveva trattenuto, costringendo invece il Comune a pagare alla ditta SAISEB somme che avrebbero dovuto essere scucite non dal Comune, ma direttamente dal Ministero.

Per ottenere queste somme, avevo sollecitato e ottenuto un emendamento alla finanziaria, effettivamente presentato dall’on. Realacci alla Camera e dal sen. Ferrante al Senato, emendamento rigettato dagli uomini del governo Berlusconi, mentre Alfano era ministro.

Condividi
         
 
   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *