ARS – Approvati gli aumenti per i precari Asu e per gli ex Pip

Passa all’Ars la norma del disegno di legge stabilità (articolo 6) che aumenta le ore di lavoro fino a un massimo di 36 settimanali e dunque il sussidio di oltre 3.500 precari Asu impegnati nei beni culturali e negli enti locali, esclusi quelli impegnati del privato sociale. Il governo però è andato sotto su due sub-emendamenti delle opposizioni che costringono il governo, che aveva espresso parere contrario così come la commissione Bilancio, a stanziare i fondi non solo per il 2023 ma anche per il 2024 e il 2025 per gli Asu dei beni culturali e per quelli degli enti locali. Il primo sub-emendamento ha avuto 29 voti a favore e 26 contrari, il secondo 31 a favore e 30 contro. «Sono soddisfatto per l’approvazione della norma Asu in aula perché ci eravamo impegnati già in campagna elettorale per raggiungere questo importante obiettivo – dice il capogruppo della Dc all’Ars, Carmelo Pace -. Così come è importante che il governo in aula ha ribadito la volontà di procedere con la stabilizzazione di questi precari, che aspettano da troppi anni».

Subito dopo è stato approvata la norma che riguarda gli ex Pip, con un finanziamento di 48 milioni di euro per il triennio 2023/25 necessarie per consentire l’adeguamento Istat delle indennità.

Condividi
         
 
   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *