ARS – Colpo di spugna: nessun Comune potrà cambiare la Provincia d’origine

La prima commissione dell’Ars ha bocciato il disegno di legge governativo che ridisegnava i confini dei Liberi consorzi, con il transito di Gela, Piazza Armerina e Niscemi alla città metropolitana di Catania e che assegnava Licodia Eubea a Ragusa. A favore hanno votato solo i due rappresentanti del M5s.

“È vergognoso – affermano i parlamentari del M5s Matteo Mangiacavallo e Francesco Cappello – la commissione ha fatto un enorme abuso. Doveva solo limitarsi a ratificare quanto espresso dai cittadini chiamati a votare il referendum, e invece ha ribaltato la loro decisione con risibili giustificazioni. È la morte della democrazia. In pratica si è ribadito che la volontà popolare per questa classe politica non conta nulla”.

“Ricordiamo – proseguono i deputati – che questo referendum ha avuto un costo. Chi ha votato no, ora dovrebbe risarcire i Comuni dalla spese sostenute”.

“La Commissione Affari Istituzionali all’Ars oggi ha
consumato un agguato mortale alla democrazia partecipata. Sull’altare  degli individualismi di velluto è stata immolata la volontà popolare”.
Lo ha detto il sindaco di Gela, Domenico Messinese, commentando la  bocciatura in Prima Commissione del Ddl che sanciva il passaggio anche  del Comune del Golfo alla Città Metropolitana di Catania. “Ci sentiamo  vittime di un subdolo tradimento – ha continuato il primo cittadino –
dopo un lungo cammino ad ostacoli tra leggi, delibere consiliari, referendum, norme modificate e convocazioni palermitane inconcludenti.
Lo strappo tra deputazione regionale e cittadini è ormai evidente. Non  ci arrenderemo neanche davanti a questa scelta scandalosa e chiederemo  conto a chi ha responsabilità dirette o implicite”.

 

 

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