Alla fine dei quattordici capigruppo della scorsa legislatura solo per Antonello Cracolici del Pd c’è la richiesta di archiviazione. Per tutti gli altri la Procura chiede il processo per le cosiddette spese pazze dell’Ars. Così come degli 86 deputati indagati all’inizio la richiesta di archiviazione riguarda circa la metà degli stessi. Tra questi ci sono il sottosegretario all’Istruzione del governo Renzi, Davide Faraone, il neo assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi, e il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone. La posizione degli altri indagati viene stralciata e confluisce in un fascicolo separato che prosegue. Borse pregiate, gioielli, auto. E persino multe, fumetti e pandori. Anche per queste cose servivano, secondo l’accusa, i soldi pubblici messi a disposizione dei gruppi dell’Assemblea regionale nella scorsa legislatura. Adesso sarà il giudice per l’udienza preliminare a stabilire se se davvero di spese pazze si è trattato e a decidere se celebrare un maxi processo ai componenti dell’ex parlamento siciliano. La Procura ha richiesto il rinvio a giudizio per Giulia Adamo, 66 anni,, Titti Bufardeci, 62 anni, Nunzio Cappadona, 52 anni, Marianna Caronia, 45 anni, Nicola D’Agostino, 47 anni, Cateno De Luca, 43 anni, Cataldo Fiorenza, 52 anni, Innocenzo Leontini, 56 anni, Rudy Maira, 59 anni, Livio Marrocco, 38 anni, Francesco Musotto, 68 anni, Salvo Pogliese , 43 anni, Paolo Ruggirello, 49 anni.
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