BARRAFRANCA – Minacce ad un imprenditore mussomelese

A Barrafranca, si è registrato un episodio abbastanza inquietante e di cui si stanno occupando sia i carabinieri della locale stazione sia quelli del Nucleo investigativo del comando provinciale. 

L’episodio è avvenuto in un cantiere di una ditta di Mussomeli, che ha quasi ultimato i lavori di intervento in una zona di contrada Canale dove da tempo erano stati registrati sintomi di dissesto idrogeologico, provocati dalle piogge abbandonanti.
La ditta si era aggiudicata la gara di appalto, bandita dal Genio civile, per un importo di 186mila euro. Ad accorgersi su quanto accaduto è stato un operaio , presentandosi per primo in cantiere, ha notato che sopra uno degli escavatori c’era una bottiglia piena di liquido infiammabile e accanto un accendino.
Sentito dagli inquirenti, pare che il direttore dei lavori abbia detto di non avere ricevuto alcuna minaccia. I carabinieri hanno posto sotto sequestro bottiglia con il liquido infiammabile ed accendino. Hanno quindi fotografato tutta la zona alla ricerca di qualche indizio utile per cercare di scoprire gli autori di questa minaccia.

Una notte abbastanza calda quella vissuta ieri a Barrafranca che è stato teatro di un episodio abbastanza inquietante e di cui si stanno occupando sia i carabinieri della locale stazione sia quelli del Nucleo investigativo del comando provinciale.

L’episodio è avvenuto in un cantiere di una ditta di mussomeli, che ha quasi ultimato i lavori di intervento in una zona di contrada Canale dove da tempo erano stati registrati sintomi di dissesto idrogeologico, provocati dalle piogge abbandonanti.
La ditta si era aggiudicata la gara di appalto, bandita dal Genio civile, per un importo di 186mila euro. Un operaio martedì mattina, presentandosi per primo in cantiere, ha notato che sopra uno degli escavatori c’era una bottiglia piena di liquido infiammabile e accanto un accendino. Un segnale abbastanza evidente che presuppone una minaccia, anche se la ditta ha già completato i lavori e, quindi, sta smontando il cantiere.
L’operaio ha avvertito i carabinieri che si sono recati sul posto, hanno constatato la presenza della bottiglia e dell’accendino e nella stessa mattinata hanno sentito il direttore dei lavori per sapere se la ditta, nel corso dei lavori, ha subito qualche minaccia, qualche segnale da parte di qualcuno di richiesta di pizzo, ma pare che il direttore dei lavori abbia detto di non avere ricevuto alcuna minaccia. I carabinieri hanno posto sotto sequestro bottiglia con il liquido infiammabile ed accendino. Hanno quindi fotografato tutta la zona alla ricerca di qualche indizio utile per cercare di scoprire gli autori di questa minaccia.

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Una notte abbastanza calda quella vissuta ieri a Barrafranca che è stato teatro di un episodio abbastanza inquietante e di cui si stanno occupando sia i carabinieri della locale stazione sia quelli del Nucleo investigativo del comando provinciale.

L’episodio è avvenuto in un cantiere di una ditta di mussomeli, che ha quasi ultimato i lavori di intervento in una zona di contrada Canale dove da tempo erano stati registrati sintomi di dissesto idrogeologico, provocati dalle piogge abbandonanti.
La ditta si era aggiudicata la gara di appalto, bandita dal Genio civile, per un importo di 186mila euro. Un operaio martedì mattina, presentandosi per primo in cantiere, ha notato che sopra uno degli escavatori c’era una bottiglia piena di liquido infiammabile e accanto un accendino. Un segnale abbastanza evidente che presuppone una minaccia, anche se la ditta ha già completato i lavori e, quindi, sta smontando il cantiere.
L’operaio ha avvertito i carabinieri che si sono recati sul posto, hanno constatato la presenza della bottiglia e dell’accendino e nella stessa mattinata hanno sentito il direttore dei lavori per sapere se la ditta, nel corso dei lavori, ha subito qualche minaccia, qualche segnale da parte di qualcuno di richiesta di pizzo, ma pare che il direttore dei lavori abbia detto di non avere ricevuto alcuna minaccia. I carabinieri hanno posto sotto sequestro bottiglia con il liquido infiammabile ed accendino. Hanno quindi fotografato tutta la zona alla ricerca di qualche indizio utile per cercare di scoprire gli autori di questa minaccia.

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