BENI CONFISCATI -C’è Postiglione al posto del prefetto Caruso

C’è anche il rinnovo dei vertici di importanti autorità prefettizie, alcune delle quali fondamentali nel contrasto alle mafie e al reimpiego dei capitali illeciti ma anche per le politiche sull’immigrazione, nel decreto varato ieri dal Governo Renzi. E, in particolare, arriva una nuova guida all’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata – un posto che era vacante – anche nell’ottica della riforma, già programmata dall’esecutivo, di un ente che finora ”ha funzionato malissimo”, come ha spiegato, qualche mese fa, anche Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Anticorruzione. ”Non ho le forze”, aveva ammesso lo scorso settembre il direttore dell’Agenzia, Giuseppe Caruso, segnalando la ”paralisi” di un’autorità che, invece, è chiamata a gestire i patrimoni confiscati alle mafie: gli ultimi dati parlano di oltre 11mila immobili e oltre 1770 aziende.

Così il Governo, proprio nel senso di una revisione dell’ente, ha nominato, su proposta del ministro dell’Interno Angelino Alfano, al posto di Caruso, il cui mandato era già scaduto, il prefetto Umberto Postiglione, che è stato commissario straordinario della Provincia di Roma ma anche prefetto di Palermo, Agrigento e capo del Dipartimento per gli affari interni e territoriali.

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