BIVONA – Niente lavoro alla figlia del testimone di giustizia

E’ figlia di un testimone di giustizia, l’uomo che con le sue denunce ha fatto arrestare e condannare i mafiosi del suo paese e così, per l’ennesima volta, le è stato rifiutato un posto di lavoro. Succede a Bivona e a denunciare quanto accaduto è Ignazio Cutrò: “È tutta colpa mia: vi scrivo con grande umana sofferenza per l’ennesimo boccone amaro che la mia famiglia è costretta a inghiottire dopo avere appreso la notizia che una proposta, seppur informale, di lavoro seppur temporaneo è stato rifiutato a mia figlia per colpa di avere un padre che ha denunciato la mafia della bassa quisquina, per essere scortata dell’Arma dei Carabinieri”. Secondo quanto si è appreso la vicenda era relativa alla richiesta di un ristorante della zona di avere del personale per la stagione estiva. Ma quando il proprietario ha capito che la possibile candidata era la figlia di Ignazio Cutrò sembra abbia cambiato idea: “Sì, ma ha la scorta dei carabinieri….”.

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