“BLITZ ALLA SCALA DEI TURCHI:DENUNCIATE UNA DECINA DI PERSONE”

Ancora controlli alla Scala dei Turchi di Realmonte dove, nel periodo estivo si è registrato un elevato afflusso di bagnanti e turisti. Nonostante la presenza delle barriere di interdizione, dei cartelli monitori ed i totem informativi collocati a cura della Soprintendenza BB.CC.AA. di Agrigento, indicanti il divieto di ingresso dovuto alla misura cautelare imposta dall’Autorità Giudiziaria, i turisti continuano a violare i divieti. L’attività di controllo, coordinata dal Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Giovanni Pellegrino e dal Comandante della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle, Capitano di Fregata (CP) Gennaro Fusco, ha visto l’impiego congiunto via terra di militari della Stazione Carabinieri di Realmonte e della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle, e via mare con la motovedetta 2093, che hanno accertato la presenza di numerosi turisti provenienti da varie località, i quali sono stati identificati e deferiti all’Autorità Giudiziaria, in quanto si sono resi responsabili del reato di violazione dei sigilli, trasgressione punita dall’art. 349 del Codice Penale, con la reclusione da sei mesi a tre anni.

Alla vista dei militari intervenuti, i pochi turisti presenti si sono allontanati velocemente, via mare e via terra, e nel giro di pochi minuti la scogliera era priva di turisti. Questi soggetti, transitando da mare o scavalcando la recinzione, che è risultata essere danneggiata in più punti, hanno messo a rischio la propria incolumità e hanno violato i sigilli posti a tutela del sito di notevole pregio ambientale, disattendendo le ordinanze di interdizione per salire ad ogni costo sulla popolare scogliera. Al termine del controllo e dopo aver liberato la marna dai turisti indisciplinati, si attendeva l’arrivo del personale del servizio civico del Comune di Realmonte. Come è noto la Scala dei Turchi, infatti, è interdetta dal 27 febbraio u.s., a seguito del decreto di sequestro preventivo di urgenza emesso dal Procuratore della Repubblica Dott. Luigi Patronaggio, in quanto vi è un concreto pericolo per i turisti e per i bagnanti, in considerazione dei numerosi crolli che hanno interessato l’area negli ultimi mesi.

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