CALTANISSETTA – Corruzione, arrestati 6 tra funzionari pubblici e imprenditori [VIDEO]

Gli investigatori lo definiscono il “Sistema Salamanca” per indicare un coacervo di interessi privati ai quali sarebbe stata asservita la funzione pubblica di alti funzionari dell’ufficio tecnico del comune di Caltanissetta.

DSC_3749E’ una bufera quella che si abbatte su Palazzo del Carmine con l’operazione “Perla Nera” della Dda di Caltanissetta che nella richiesta di arresti e misure interdittive ha riunito due indagini della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, la prima che indagava sugli appalti pubblici ed i secondi sulla gestione dei servizi cimiteriali e la realizzazione di nuovi loculi, affidata a ditte in una delle quali lavorava anche la figlia di un funzionario. I reati a vario titolo contestati sono di corruzione, concussione, indebita induzione, abuso d’ufficio e falsità materiale ed ideologica in atti pubblici.

L’operazione ha portato agli arresti domiciliari l’ex capo dell’ufficio tecnico comunale, l’architetto Armando Amico, il funzionario direttivo Giorgio Salamanca, il funzionario del comune di San Cataldo Daniele Silvio Baglio, due imprenditori di Caltanissetta, Calogero e Ivano Venniro e uno di San Cataldo, Salvatore Ficarra. Sospesi dal servizio con interdittiva di un anno dal Gip, gli impiegati dell’ufficio tecnico comunale di Caltanisetta, Salvatore Lanzafame e Salvatore Longo, così come sospeso il direttore del servizio cimiteriale di Caltanissetta, Vito Di Palma e il dirigente dell’ufficio finanziario e tributi del Comune di Caltanissetta, Claudio Bennardo. Interdetti a ricoprire uffici direttivi di associazioni e società anche i legali rappresentanti delle società di mutuo soccorso di Caltanissetta: Angelo Bellomo della Regina Margherita, Rosario Scancarello della società Maria SS della Catena, Giovanni Rivituso della società Militari in congedo, tutti indagati. Le società, insieme alla onlus Anps Calogero Zucchetto, sono state sequestrate.DSC_3755

Sequestro preventivo patrimoniale anche per le imprese edili coinvolte per un ammontare di 1,5 milioni di euro, per le società “2V” costruzioni e “Venniro Calogero”.

C’è un dichiarante, un imprenditore del settore edile del nisseno, che ha reso dichiarazioni dando input all’inchiesta. “Ha rivelato – ha detto il procuratore capo facente funzioni Lia Sava – l’esistenza di un tavolino degli appalti nell’ufficio tecnico e l’esistenza è stata confermata dai collaboratori di giustizia Pietro Riggio, Aldo Riggi e Agesilao Mirisola”.

“Si è verificato che imprenditori mettevano a disposizione le società di mutuo soccorso per funzionari pubblici. Salamanca aveva co-interessenze con l’impresa edile dove lavora la figlia, che veniva autorizzata nei lavori dal suo ufficio”, è stato detto in conferenza stampa da un investigatore.

Emergerebbe una gestione privatistica dei loculi assegnati formalmente alle Società di mutuo soccorso, che avrebbero gestito in modo commerciale e non per fini mutualistici dei soci. Le indagini coprono il periodo dal 2011 al 2013.

In questo lasso di tempo i Carabinieri, come ha spiegato il colonnello Gerardo Petitto, hanno appurato che il Comune piuttosto che applicare il criterio della rotazione nell’utilizzo dei loculi, con il pretesto della mancanza di risorse economiche affidava le concessioni alle sole società di mutuo soccorso. I 400 loculi comunali costruiti nel 2011 sono stati assegnati a tempo di record a persone non decedute, ha spiegato il colonnello Petitto, alimentando così il mercato parallelo con le società di mutuo soccorso.

Amico e Salamanca

[a sx l’arch. Armando Amico, a dx l’ing Giorgio Salamanca]

Il “Sistema Salamanca” al cimitero Angeli, come lo ha definito il Procuratore Lia Sava, è stato spiegato in conferenza stampa dal Colonnello Gerardo Petitto, comandante provinciale dei Carabinieri. “Un capitolo separato che dà l’esempio di ciò che accadeva all’ufficio tecnico”, ha detto l’ufficiale. “Siamo partiti dal ritrovamento di ossa e teschi. Poi guardando le carte si vedeva una gestione anomala delle sepolture. Acquisizioni documentali massicce con riscontri sulle sepolture, tumulazioni ed estumulazioni. Il coinvolgimento totale delle società di mutuo soccorso che operavano come veri e propri operatori economici facendo commercio dei loculi, costruendo nuovi loculi e gestendo i servizi di sepoltura e manutenzione, sostituendosi al Comune che affidava pressoché totalmente il servizio”, nel presupposto che non ci fossero posti comunali.

DSC_3752Qui subentrano le indagini sull’ufficio finanziario del Comune di Caltanissetta, che hanno portato alla sospensione del ragioniere generale Claudio Bennardo per un anno, anche lui indagato. Le concessioni delle società di mutuo soccorso sarebbero finite su un conto del Comune di Caltanissetta.

800 mila euro “in un conto amministrato dal Comune”, non computati nel Bilancio dellì’Ente. “Nessuno se li è messi in tasca”, hanno spiegato gli investigatori. Metterli in bilancio significava ammettere che le somme per i loculi comunali c’erano. Occultarli, al contrario, serviva a dimostrare l’esigenza di affidare la costruzione alle società di mutuo soccorso. Questa la tesi della Procura sui settemila loculi della nouva ala del Cimitero Angeli, che vengono venduti ad una media di 2.500 euro.

Numeri che hanno saturato l’esigenza di spazi almeno fino al 2020. Per i militari un numero esorbitante rispetto alle esigenze del comune di Caltanissetta.

Un’indagine lunga e complessa, ha spiegato il colonnello Luigi Macchia, comandante provinciale della Guardia di finanza. Lo Scico ha condotto accertamenti patrimoniali con il sistema “Molecola”, evidenziando le relazioni tra i soggetti e le società che hanno eseguito i lavori al Cimitero.

All’ex capo dell’ufficio tecnico, Armando Amico la Procura contesta una discrepanza tra la documentazione fornita e gli elementi di dettaglio acquisiti nell’indagine. Salamanca aveva intessuto fitte amicizie con il mondo delle professioni e dell’imprenditoria, hanno sottolineato gli investigatori delle Fiamme Gialle, e Amico avrebbe “omesso di segnalare il ruolo occulto di Baglio e sula Edil Tecnica, accertando situazioni non vere anche sullo stato avanzamento lavori”.

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