CALTANISSETTA – Depistaggi morte Giudice Borsellino: chieste condanne per 3 poliziotti
La richiesta delle pene, dal Tribunale di Caltanissetta, arriva dopo quattro udienze: ed è pesantissima. Undici anni e nove mesi per Mario Bo, dirigente della polizia di Stato, 9 anni e sei mesi per i funzionari Michele Ribaudo e Fabrizio Mattei. Per tutti l’accusa è avere inquinato le indagini sulla strage di Via d’Amelio creando a tavolino una falsa verità sull’attentato costato la vita al giudice Paolo Borsellino e ai cinque agenti della scorta. Un depistaggio definito il più clamoroso della storia giudiziaria italiana che ha portato alla condanna all’ergastolo di 8 innocenti, scoperto dopo anni dai magistrati grazie alle rivelazioni del pentito Gaspare Spatuzza. L’imputazione per i tre poliziotti è di calunnia aggravata dall’avere favorito la mafia: la falsa ricostruzione dell’eccidio avrebbe nascosto le responsabilità nella morte del giudice dei mafiosi della cosca di Brancaccio.
I tre imputati, che sarebbero arrivati a minacciare i falsi pentiti e a suggerire loro, come fossero attori, i copioni da recitare, si sono sempre detti innocenti. Non si è invece potuto difendere il quarto protagonista della storia, Arnaldo la Barbera, capo del pool che indagò sulla strage, mente, secondo l’accusa, del clamoroso depistaggio, morto nel 2002.