CALTANISSETTA – L’ANM replica ai difensori di Antonello Montante

Strascichi polemici dopo la sentenza di primo grado, in abbreviato, a carico del cosiddetto “Sistema Montante”, emessa dal Tribunale di Caltanissetta lo scorso 10 maggio. Alla vigilia della sentenza di condanna a 14 anni, gli avvocati di Antonello Montante, Taormina e Panepinto, hanno usato espressioni del tipo: “vicenda in cui il potere mafioso vuole abbattere Montante, un potere allineato a quello giudiziario, che inconsapevolmente sta dando un forte contributo alla sua vittoria”. Adesso interviene in replica l’Anm, l’associazione nazionale magistrati – sezione di Caltanissetta, che dichiara: “Tali abnormi affermazioni, anche per la sede in cui sono state rese, esula dall’esercizio del diritto di difesa ed è smentita nei fatti in quanto l’azione giudiziaria della Procura della repubblica di Caltanissetta è stata ed è da sempre improntata al contrasto alla criminalità organizzata. L’Anm esprime piena ed incondizionata solidarietà nei confronti dei colleghi che si sono occupati a vario titolo della vicenda, nell’assoluta consapevolezza che rimarranno saldi la serenità di giudizio e l’equilibrio della magistratura nissena, anche a fronte di tentativi di condizionarne e delegittimarne l’operato”.

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