CALTANISSETTA – Legano e picchiano due anziani e badante: arrestati tre malviventi fra cui una donna [VEDI VIDEO e FOTO]

Hanno legato e imbavagliato due anziani, minacciando anche di fare esplodere la loro abitazione se non avessero rivelato dove tenevano i soldi. Ma per tre banditi, tra i quali una donna, il raid in stile «Arancia meccanica» messo a segno a Caltanissetta si è concluso con l’arresto. Nicola Polizzi, 39 anni; Giuseppe Corsale, di 45, e Salvina Daino, di 28, sono accusati di tentativo di rapina a mano armata, sequestro di persona, porto di armi e lesioni.

L’allarme è stato lanciato da alcuni residenti di via Cavour che avevano sentito grida e rumori sospetti provenire da un’abitazione. Sul posto sono state inviate quattro pattuglie della polizia. Sul pianerottolo gli agenti hanno avvertito un forte odore di gas e dopo aver bussato insistentemente un paio di volte, hanno deciso di sfondare la porta. Frattanto uno dei due uomini, poi arrestato, ha tentato la fuga con il volto coperto da una calzamaglia. Gli altri agenti hanno sfondato la porta trovando Nicola Polizzi vicino l’ingresso con le mani alzate e una calza sulla testa. Nella stanza d’ingresso i poliziotti hanno trovato un uomo di 86 anni e la sua badante, una donna marocchina di 26 anni, sdraiati a pancia in giù sul divano con la faccia schiacciata sui cuscini. Nella stanza da letto gli agenti hanno bloccato Giuseppe Corsale che aveva la calzamaglia sul capo. Nell’appartamento c’era la sorella dell’anziano, una donna di 95 anni, affetta da parziale disabilità motoria, trovata in stato di fortissima agitazione, con evidenti contusioni al volto. La terza rapinatrice è stata bloccata in cucina.

 

I tre banditi sono stati portati in carcere, a disposizione del pubblico ministero Elena Caruso. Appresa la notizia dell’arresto dei tre, il sindaco Michele Campisi ha voluto rivolgere un ringraziamento ai cittadini che hanno subito segnalato in questura quanto stava accadendo e alla polizia prontamente intervenuta. Polizzi nel 1999, insieme al fratello, uccise un altro anziano sempre a scopo di rapina. Fu condannato a 12 anni ma recentemente è stato scarcerato. Poi è stato fermato sulla Reggio Calabria-Salerno su un’auto in cui c’erano un fucile, un coltello e un saio da frate. Per questo episodio deve essere ancora processato.

 

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