Costretta a prostituirsi per 50 euro. Il marito le organizzava gli incontri e lei vendeva il suo corpo senza opporsi. “ Ero obbligata a farlo per miseria, servivano i soldi”. Testimonianza lunga e sofferta durante la quale la donna, moglie del camastrese Lillo Pirrera, 49 anni, principale imputato del processo su un presunto giro di prostituzione, ha sostanzialmente ammesso. Gli inquirenti, peraltro, ritengono che l’attività avesse fruttato all’uomo dei consistenti guadagni. E’ entrato, cosi, nel vivo il processo davanti al collegio di giudici presieduto da Luisa Turco , a carico di 20 imputati. Pirrera era nullafacente ma aveva case e auto, teneva un tenore di vita molto buono anche se non aveva redditi. Le indagini hanno consentito di escludere che le figlie fossero sfruttate. Si torna in aula il 24 febbraio.
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