Conto corrente con un saldo di 148 mila euro svuotato con la violenza, buoni fruttiferi svincolati e case sottratte con minacce di morte. L’ottantenne di Campobello di Licata, presunta vittima dell’estorsione consumata a più riprese nel 2007, è finita in una casa di riposo al Villaggio Mosè. Per i due presunti aguzzini, che si sarebbero finti badanti e “sbrigafaccende” per avvicinarsi alla donna e alla sorella malata che poi nel 2009 morì, è stato deciso il rinvio a giudizio. Sotto processo, a partire dal 12 maggio, davanti ai giudici della prima sezione penale presieduta da Giuseppe Melisenda Giambertoni, andranno Franceso Nocera, 48 anni, e la compagna Irene Salvatrice Infuso, 35 anni. A deciderlo è stato il Gup Francesco Provenzano che ha accolto la richiesta del pm Salvatore Vella. L’inchiesta, dopo una prima iniziale richiesta di archiviazione, è approdata in aula per l’udienza preliminare.
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