CANICATTI – Investì consuocero per matrimonio non gradito: morto meccanico dopo lunga agonia

Dopo una lunga agonia durata oltre un mese è deceduto Mario Vincenzo Lauricella, meccanico sessantenne di Canicattì, preso a bastonate e investito con un furgone dal consuocero dopo l’ennesima lite avvenuta – secondo quanto ricostruito dagli inquirenti – per il matrimonio programmato tra i figli e mai del tutto digerito. La violenta aggressione, culminata con la morte del sessantenne, è avvenuta lo scorso 30 maggio in via Libia, a Canicattì. Si aggrava adesso la posizione del 75enne Luigi La Lomia, pensionato anche lui di Canicattì, inizialmente accusato di duplice tentato omicidio. Oltre al meccanico, deceduto poche ore fa, l’uomo avrebbe anche tentato di investire e uccidere la futura nuora.

La vicenda risale allo scorso 30 maggio quando in via Libia – nel centro abitato di Canicattì – il meccanico fu prima colpito con un bastone di 140cm più volte e, poco dopo, investito in pieno dal furgone guidato da La Lomia. Salva, grazie al genitore che ha fatto praticamente da scudo, la figlia, anche lei inizialmente bersaglio del furgone condotto dal suocero. La vicenda, come ricostruito nel provvedimento di custodia cautelare a carico di La Lomia, parte da lontano e precisamente dal giorno in cui si è programmato il matrimonio tra il figlio dell’indagato e la figlia della vittima. Da quel momento è cominciato un vero incubo per la famiglia con minacce e insulti sempre più frequenti e che hanno trovato l’incredibile epilogo lo scorso 30 maggio. 

La Lomia fu arrestato qualche giorno più tardi , con l’accusa di duplice tentato omicidio, dai poliziotti del commissariato di Canicattì agli ordini del dirigente Francesco Sammarino. Il provvedimento cautelare fu in seguito convalidato dal gip del Tribunale di Agrigento Luisa Turco che ha accolto le richieste del sostitu

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