CANICATTI’ – “No usura”, “No racket”: adesivi sulle vetrine dei negozi e sabato si apre il Punto legalità

A Canicattì, in una città in cui negli anni l’omertà si è sempre dimostrata radicata soprattutto per la forte presenza nel territorio di clan mafiosi e criminali , succede qualcosa di insolito. Da qualche giorno , in numerosi negozi della gloriosa città dell’Uva Italia , nelle loro vetrine ci sono affissi adesivi con la scritta “No usura”, “No racket” . Si respira decisamente aria nuova, a poche ore dall’apertura di un Punto di legalità. Proprio la città di Canicattì ha recentemente assistito, dopo le condanne, per Usura, ai sequestri a carico dei fratelli Antonio e Giuseppe Maira.

La presenza di questi adesivi – voluti dall’associazione ‘Sos racket’ che domattina aprirà il punto di legalità – potrebbe anche essere un cambio di orizzonte. L’associazione “Sos racket” si sta muovendo con il supporto dei carabinieri della compagnia di Canicattì e del comando provinciale di Agrigento. “C’è una forte partecipazione dell’Arma – ha confermato il comandante provinciale dell’Arma: il colonnello Vittorio Stingo – che in collaborazione con l’associazione ha riportato alla luce un rinnovato fenomeno in epoca post-Covid. Tutte le attività che hanno riaperto i battenti hanno avuto bisogno di soldi, ed ecco che c’è stata la rinascita dell’usura. ‘Sos racket’ ha trovato coraggio e il comandante della compagnia di Canicattì, Luigi Pacifico, li ha guidati sul territorio”.

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