CARONIA – Trovati resti e una maglietta:“Al 99% appartengono al bimbo, ma serve esame del Dna”[VIDEO]

Resti ossei e una maglietta «al 99 per cento». Un soffio quel 1 per cento che non vale la speranza non sia Gioele. Perché la svolta di stamane nel caso della morte della dj Viviana ha trascinato nella tragedia del ritrovamento del piccolo disperso dal 3 agosto. Grazie all’agire di un singolo, l’ex carabiniere Giuseppe Di Bello, 55 anni, originario di Capo d’Orlando, giunto stamane nelle campagne di Caronia in risposta all’appello del padre del piccolo, Daniele Mondello, che con un post su Facebook aveva chiesto a chiunque potesse, di unirsi alle ricerche del figlio. «Ho trovato Gioele dove gli altri non l’avevano cercato» ha detto il volontario messinese. Ha usato un falcetto, da chi ben conosce come arrivare sino a dove si spigono gli animali selvatici.

«Le zone vanno esaminate a vari livelli, ci sono livelli in cui si cerca una persona viva, ci sono livelli in cui si cerca qualcosa di più. Poi ci sono livelli in cui si cercano parti introvabili e si va con un’altra intensità di ricerca che comunque è stata fatta – dice Ambrogio Ponterio, Vice dirigente del comando provinciale dei vigili fuoco, che coordina dal primo giorno le ricerche del piccolo Gioele – È arrivata questa persona che è un conoscitore dei luoghi, con strumenti atti a farsi spazio tra la vegetazione: aveva un falcetto che gli consentiva di passare dove riescono a intrufolarsi gli animali selvatici”. A chi gli ha fatto notare che sono stati usati anche dei droni, senza riuscire a individuare il corpo del piccolo, il vice comandante ha obiettato: «I droni dall’alto con questa fitta vegetazione riescono a vedere quello che è nascosto dalla boscaglia».

Il posto del ritrovamento, coperto da rovi e arbusti, si trova a circa 200 metri dall’autostrada e a una certa distanza dal punto in cui è stato trovato il corpo di Viviana Parisi, ai piedi di un traliccio della rete elettrica.

Si tratterebbe del tronco senza testa e di una parte di femore compatibile con un bambino di 4 anni. I resti sarebbero stati straziati dagli animali selvatici che li avrebbero trascinati all’interno di una fitta radura, tra la boscaglia che circonda la zona, a circa 700 metri di distanza dal traliccio ai piedi del quale è stato scoperto il cadavere della donna.

I nonni Paterni del piccolo Gioele, Letterio Mondello e la moglie, hanno raggiunto il luogo del ritrovamento. Il papà Daniele, invece, dopo avere parlato con i poliziotti, ha preferito non avvicinarsi al punto dove è in corso il sopralluogo: sul posto c’è il procuratore di Patti Angelo Cavallo da oltre tre ore, con i due medici legali (fra cui la dottoressa Elvira Spagnolo, colei che ha eseguito l’autopsia sul corpo di Viviana Parisi, madre del bimbo) e della scientifica. Per determinare con certezza l’identità della piccola vittima «serve l’esame del dna».

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