Caso fuga di notizie, difesa chiede assoluzione per colonnello carabinieri Vittorio Stingo

L’avvocato Salvatore Pennica, legale difensore del comandante provinciale dei carabinieri di Agrigento Vittorio Stingo, ha chiesto l’assoluzione al processo scaturito dalla presunta fuga di notizie nell’ambito dell’inchiesta sul luogotenente Gianfranco Antonuccio, in servizio alla Compagnia di Licata, arrestato con l’accusa di avere chiesto tangenti in cambio di favori e coperture. “Il colonnello Stingo non ha commesso alcun reato, le accuse di rivelazione di segreto di ufficio e calunnia appaiano come un attacco personale a un ufficiale pluridecorato”, ha così replicato il legale difensore al procuratore reggente Salvatore Vella e al pubblico ministero Maria Barbara Grazia Cifalinò che, all’udienza precedente, hanno chiesto la condanna dell’alto ufficiale a un anno e sei mesi di reclusione. I magistrati della Procura di Agrigento hanno chiesto pure la condanna di altri due ufficiali dell’Arma: 8 mesi per il capitano Augusto Petrocchi, responsabile della Compagnia di Licata, e 2 mesi e 20 giorni per il tenente Carmelo Caccetta, ex comandante del Nucleo operativo radiomobile della stessa Compagnia. Le pene proposte sono ridotte di un terzo per effetto del rito abbreviato. Il 24 maggio sarà l’avvocato Santo Lucia, difensore di Caccetta, a illustrare la sua arringa.

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