CATANIA – Mafia e rifiuti: coinvolti imprenditori, funzionari e boss del clan Cappello: 16 arresti [VD]

Il rappresentante legale della Senesi spa, società che ha partecipato anche alla gara per la gestione del servizioi rifiuti del Comune di Catania, l’amministratore della Ef servizi ecologici di Misterbianco che trattava alla pari con i mafiosi del clan Cappello e Laudani, un giornalista, il responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Misterbianco.
Ci sono anche qusti indagati “eccellenti” nell’inchiesta della Dda di Catania che all’alba di questa mattina ha fatto scattare sedici arresti eseguiti dalla Dia di Catania.
Corruzione, associazione mafiosa, turbativa degli incanti i reati che a vario titolo vengono contestati agli indagati nell’inchiesta sull’illecita gestione della raccolta dei rifiuti, nei comuni di Trecastagni, Misterbianco e Aci Catena, con diramazioni nella Sicilia Orientale. La Dia ha anche sequestrato società per un valore complessivo di 30 milioni di euro circa.
Agli arresti, tra gli altri, Gabriele Antonio Mario Astuto, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Trecastagni e il suo predecessore Domenico Sgarlato accusati di corruzione e turbativa della libertà di incanti, Rodolfo Briganti, rappresentante legale della Senesi spa, Vincenzo Guglielmino, amministratore della EF servizi ecologici e il giornalista Alfio Cutuli, 54 anni, conosciuto con il nome di Salvo, redattore della televisione privata di Acireale “ReiTv” ed è corrispondente da Acireale del quotidiano catanese “la Sicilia”. È accusato di corruzione, avrebbe fatto da mediatore tra il rappresentante legale della Sinesi S.p.A

 Rodolfo Briganti e il sindaco pro tempore di Aci Catena Ascenzio Maesano al quale faceva percepire somme imprecisate di denaro ricevute dall’imprenditore per sostenere la sua campagna elettorale. In cambio avrebbe chiesto ed ottenuto l’annullamento delle sanzioni irrogate dal comune alla Sinesi.

L’indagine è partita nel 2015 con gli accertamenti sulla EF di Vincenzo Guglielmino, destinataria di un’interdittiva antimafia della Prefettura di Catania.

Questi i nomi: Rodolfo Briganti, rappresentante legale della Senesi Spa, accusato di corruzione; Gabriele Antonio Maria Astuto, responsabile ufficio tecnico del comune di Trecastagni, accusato di turbata libertà di scelta del contraente aggravata e corruzione; Salvatore Carambia, detto “Turi u turcu”, accusato di associazione mafiosa; Alfio Cutuli, giornalista, accusato di corruzione; Piero Garozzo, accusato di associazione mafiosa; Giuseppe Grasso, associazione mafiosa; Vincenzo Guglielmino, amministratore della E. F. Servizi Ecologici Srl, accusato di associazione mafiosa, turbata libertà di scelta del contraente aggravata e corruzione; Alessandro Mauceri, accusato di turbata libertà di scelta del contraente aggravata e corruzione; Vincenzo Papaserio, accusato di associazione mafiosa; Lucio Pappalardo, associazione mafiosa; Angelo Piana, accusato di turbata libertà di scelta del contraente aggravata e corruzione; Fabio Santoro, accusato di associazione mafiosa; Luca Santoro, accusato di associazione mafiosa; Raffaele Scalia, detto Ele, accusato di associazione mafiosa.

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