CATANIA – Veronica Panarello in aula: “Contestiamo tutto”

E’ cominciata con l’intervento del sostituto procuratore di Ragusa, Marco Rota, la seconda parte dell’udienza davanti al Tribunale del riesame di Catania che dovrà decidere sull’istanza di scarcerazione presentata dal legale di Veronica Panarello, la 26enne accusata di avere ucciso il figlio Loris di 8 anni il 29 novembre scorso a Santa Croce Camerina.

La donna è presente in aula. L’udienza sarà conclusa dall’intervento dell’avvocato difensore, Francesco Villardita. Successivamente il collegio si ritirerà in camera di consiglio. La decisione è attesa entro domani.

“Contestiamo tutti i punti dell’ordinanza con memorie e consulenze perché, a nostro parere, ci sono diverse criticità e tra queste il protocollo per stabilire l’orario della morte di Loris e la relazione preliminare dell’autopsia”, ha affermato Villardita prima dell’inizio dell’udienza.

“Ci sono testimoni le cui dichiarazioni sono state analizzate rilevando incongruità rispetto alla tesi dell’accusa”. Secondo il legale il collegio di difesa avrebbe compiuto un lavoro di approfondimento ulteriore “esaltando quelle testimonianze che potrebbero apparire in un primo momento non utili, ma che a noi sono sembrano invece molto utili”, come quella di un “teste che dice di avere visto una persona somigliante al bambino”.

L’avvocato fa verosimilmente riferimento alla testimonianza di una donna che subito dopo la scomparsa disse di avere visto Loris e di averci parlato, intorno alle 9.30, vicino a una fontana del paese. Ma risentita dagli investigatori successivamente avrebbe precisato di non essere certa del giorno.

Un’altra testimonianza sarebbe quella di una vicina di casa che ha visto Veronica Panarello stendere i panni intorno alle 9, facendo così scendere di alcuni minuti il tempo in cui la mamma sarebbe rimasta sola con il figlio all’interno dell’appartamento. “Sono atti che sono già nel fascicolo – precisa l’avvocato Villardita -, non sono indagini difensive ma degli investigatori, e noi gli diamo un altra lettura”.

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