CINEMA – Morta Lilli Carati volto e corpo della commedia sexy Anni 70

Bellissima e triste: Lilli Carati, icona del cinema piccante italiano degli Anni 70, è morta a 58 anni dopo lunga malattia. Diventata famosa giovanissima nel 1978, con Avere vent’anni di Fernando Di Leo a fianco di un altro mito sexy come Gloria Guida, Ileana Caravati aveva attraversato come una meteora il cinema di genere prima di eclissarsi dietro gravi problemi di salute e giudiziari già a metà degli Anni 80. Mora, sguardo sfrontato, fisico flessuoso ma carattere timido, riservato e fragile, l’attrice è caduta presto nella tossicodipendenza ed è andata incontro anche a un arresto per droga nel 1988. Prima e dopo, una dipendenza sempre più grave da cocaina ed eroina, una fortissima depressione e la necessità di trovare soldi per sbarcare il lunario dopo la sua prematura fuoriuscita dal cinema “ufficiale”, una difficoltà esistenziale che l’ha portata al cinema porno tout court, a fianco di altri miti (questa volta proibiti, per l’epoca) come Moana Pozzi, Ilona Staller in arte Cicciolina e Rocco Siffredi. Tornata alla ribalta a metà anni Duemila grazie alla riscoperta dei classici di serie B e non solo, da La professoressa di scienze naturali di Michele Massimo Tarantini a Squadra antifurto di Bruno Corbucci (entrambi del 1976), da La compagna di banco di Mariano Laurenti (1977) a Il corpo della ragassa di quel Pasquale Festa Campanile diventato suo compagno di vita per qualche anno, tra Anni 70 e 80, la Carati è non è mai riuscita a lasciarsi però alle spalle un senso di dolore e sofferenza interiori. Nel 2011 l’ultimo lavoro, il thriller La fiaba di Dorian di Luigi Pastore, durante la lavorazione del quale l’attrice ha rivelato di avere un tumore al cervello in una toccante intervista su Vanity Fair. Conclusione di una vita senza lieto fine, malinconica e solitaria.

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