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COLLE – Marini non passa

Fumata nera. Franco Marini non raggiunge il quorum per l’elezione del presidente della Repubblica. Anzi. Si ferma ben al di sotto della soglia richiesta: 521 voti contro i 672 richiesti. Stefano Rodotà ha preso 240 preferenze, Sergio Chiamparino 41. Poi 14 per Romano Prodi, seguito da Bonino, D’Alema, Napolitano e Finocchiaro.

Un timido applauso è scattato nell’aula della Camera quando i voti in favore di Marini hanno raggiunto il numero di 504: una cifra ben inferiore al quorum richiesto nelle prime tre votazioni (670), ma sufficiente dal quarto scrutinio in poi. Pd e Pdl sembrano intenzionati a tirare dritto su Marini votando scheda bianca al secondo e terzo scrutinio per poi arrivare all’elezione a maggioranza nel quarto turno.

La spaccatura nel Pd tuttavia è evidente. I renziani hanno votato per Sergio Chiamparino. Anche Vendola e i suoi si sono sfilati scegliendo Rodotà, il candidato indicato dai 5 Stelle dopo le rinunce di Gabanelli e Gino Strada. E adesso nel Pd c’è già chi invoca la resa dei conti su Bersani. La linea del segretario è infatti stata bocciata sonoramente dalle Camere. E nel partito cresce trasversale la richiesta di puntare su un nuovo nome. Persino Alessandra Moretti, portavoce di Bersani, ha votato scheda bianca.

 

 

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