CORLEONE – Le nuove leve del mandamento: 6 condannati e tre assolti
Nicolò Giangreco
Il Gup Alessia Geraci ha condannato sei persone ritenute le nuove leve del mandamento mafioso di Corleone, arrestate un anno fa dai carabinieri di Monreale. Tre gli assolti: Vincenzo Pellitteri, Francesco Geraci (classe ‘66) e Francesco Geraci (classe ‘71). Dei dodici arrestati nel blitz “Grande Passo 4”, nove hanno scelto il rito abbreviato.
L’indagine è stata coordinata dai pubblici ministeri Caterina Malagoli, Gaspare Spedale, coordinati dall’aggiunto Sergio Demontis.
Condannati Carmelo Gariffo (14 anni), Bernardo Saporito (8 anni e 8 mesi), Antonino Di Marco (6 anni), Leoluca Lo Bue (10 anni), Pietro Paolo Masaracchia (9 anni e 8 mesi), Vito Filippello (8 anni). Rispondevano a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione aggravata e danneggiamento. Pietro Vaccaro, Vincenzo Coscino e Francesco Paolo Scianni hanno scelto il rito ordinario e il processo si volge davanti ai giudici di Termini Imerese.
Secondo l’accusa, Carmelo Gariffo, il nipote prediletto di Bernardo Provenzano, aveva provato a ricostruire il mandamento di Corleone con altri undici fedelissimi, ma non aveva fatto i conti con una nuova variabile, la denuncia del racket da parte di alcuni impresari edili. Una novità assoluta nella roccaforte mafiosa per eccellenza.
I carabinieri del Gruppo di Monreale arrestarono i nuovi boss a fine settembre 2016. Nel processo in abbreviato erano parte civile il centro Pio La Torre (avvocato Francesco Cutraro), i Comuni di Corleone e Palazzo Adriano (avvocato Ettore Barcellona), il Comune di Chiusa Sclafani (avvocato Salvino Caputo), Addiopizzo (avvocato Salvatore Caradonna), Sicilindustria (avvocato Vincenzo Lo Re) e Confcommercio (avvocato Fabio Lanfranca).
Utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Lo facciamo per migliorare l'esperienza di navigazione e per mostrare annunci personalizzati. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati quali il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso possono influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.