CORONAVIRUS – In provincia di Agrigento ad ora 57 casi, in attesa dell’esito di numerosi tamponi

Il Covid-19 è arrivato anche a Lampedusa, dove ieri è risultata positiva una donna sottoposta al tampone, una docente rientrata da Milano lo scorso 10 marzo. Nelle ultime ore, tre nuovi casi a Licata mentre cresce l’attesa soprattutto per Siculiana,si teme un focolaio all’interno di una casa di riposo, e a  Raffadali e Palma di Montechiaro, dove sono stati eseguiti diversi tamponi.

Per l’Agrigentino, ieri sera, si era complessivamente arrivati a 57 infetti. I dati  forniti dall’Asp alla Prefettura, che li ha divulgati in mattinata, «parlavano» – ma era appunto orario mattutino e
non vi figurava nemmeno il primo caso di Aragona che era stato annunciato invece sui social dal sindaco Giuseppe Pendolino – di 52 positivi. Continuiamo a ripetere con una certa insistenza che in questa emergenza l’Asp di Agrigento al contrario di quello che accade nelle altre province dell’isola, vedi Caltanissetta ha deciso inspiegabilmente di non tenere aperto alcun canale di comunicazione con la stampa. Tutto ciò rende ancora più difficile il lavoro di chi è impegnato costantemente nel voler dare una informazione chiara e corretta. Solo il Prefetto di Agrigento  Sua Eccellenza Dario Caputo ha mantenuto un rapporto costante e quotidiano con gli operatori della stampa con puntuali collegamenti in video conferenza nel tentativo di poter tracciare il punto della situazione nella nostra provincia. Tutto il resto è un blocco totale e di certo non è cosi che funzionano le cose.

Questa la distribuzione dei casi di Covid-19. Agrigento 7 (piu’ una persona risultata positiva dopo tampone post mortem , nel conteggio è inserito un cittadino di Mussomeli morto all’ospedale di Agrigento), Lampedusa 1, Aragona 1, Camastra 1; Canicattì 2, Favara 3, Licata 6, Menfi 4; Montallegro 1; Palma di Montechiaro 3; Raffadali 1; Ribera 6; Santa Margherita Belice 1, Sciacca 18; Siculiana 1. Si aspetta esito di tanti tamponi.

In Sicilia non aumenta, per fortuna, la percentuale di incremento dei contagi da Coronavirus. Ieri è stata del 17 per cento, come nei giorni scorsi.

L’analisi è di Giuseppe Alaimo, dirigente medico della Medicina Generale del San Giacomo d’Altopasso di Licata, epatologo ed esperto in virologia. Ogni sera Alaimo pubblica, sulla sua pagina Facebook, i dati relativi al contagio in Italia, in Sicilia e provincia per provincia.

“Qui da noi – osserva il medico – la percentuale di incremento rimane intorno al 17%, come i due giorni precedenti. Siamo ancora in ascesa, ma è normale: il picco lo raggiungeremo probabilmente tra 7-10 giorni. Speriamo di contenere il più possibile e per far sì che questo succeda una sola cosa: lockdown a tutti i costi”.

L’appello resta sempre lo stesso: RESTATE A CASA!

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