Corruzione all’Ars, rinviato a giudizio il capogruppo Pd Giuseppe Lupo

Rinviato a giudizio il capogruppo del Partito democratico all’Assemblea regionale siciliana, Giuseppe Lupo, ex vicepresidente del Parlamento dell’Isola. Con lui altre quattro persone, nell’ambito dell’inchiesta per le irregolarità nella gestione del patrimonio Rappa.

I beni degli imprenditori palermitani Rappa erano stati posti sotto sequestro assieme ad altre aziende, tra cui l’emittente televisiva Trm: proprio attorno a questa struttura sarebbe nato l’episodio di corruzione contestato a Lupo e all’allora amministratore giudiziario Walter Virga, pure lui mandato sotto processo con tre collaboratori e coadiutori.

La decisione è del Gup di Palermo Guglielmo Nicastro, che ha accolto la richiesta del pm Claudia Ferrari. A processo in ordinario, in tribunale, va pure Alessandro Kallinen Garipoli, mentre Alessio Cordova e Dario Majuri saranno giudicati in abbreviato dallo stesso Gup Nicastro.

Stralciata per un difetto di notifica la posizione di Giuseppe Rizzo. Secondo l’accusa, Lupo avrebbe indotto Virga a rinnovare la collaborazione di Nadia La Malfa, sua fidanzata, oggi moglie, che partecipava a un programma sportivo di Trm, offrendogli in cambio una consulenza all’Ars.

Lo scambio non andò in porto perchè nel frattempo (a settembre 2015) scoppiò l’altro scandalo in cui Virga (figlio di un magistrato, Tommaso, ex consigliere del Csm) era rimasto coinvolto col padre e con l’ex presidente ed ex giudice Silvana Saguto, radiata dalla magistratura.

L’inchiesta in quel caso era condotta dalla Procura di Caltanissetta, dove il processo sta per chiudersi e dove Tommaso Virga, in abbreviato, è stato assolto. Walter Virga, con i collaboratori Garipoli, Majuri e Cordova, è accusato a Palermo di numerose irregolarità legate alla gestione di altre società dei Rappa (che si sono costituiti parte civile) e del gruppo Bagagli. Sebbene la consulenza con l’Ars non sia andata in porto, per integrare la corruzione basta la promessa.

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