Corruzione Anas, arrestati dirigenti. Coinvolto anche un ex sottosegretario [VIDEO]

Ci sono anche gli imprenditore catanesi Francesco Mimmo Costanzo e Concetto Bosco Logiudice, titolari della Tecnis che hanno realizzato numerose opere nella costruzione dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, nelle 10 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Roma che gli uomini della Guardia di Finanza stanno eseguendo e tra le quali spicca anche l’ex sottosegretario alle Infrastrutture Luigi Meduri.

Nell’inchiesta delle fiamme gialle denominata “Dama nera” sono coinvolti 5 dirigenti e funzionari dell’Anas della Direzione Generale di Roma, 3 imprenditori, titolari di aziende appaltatrici di primarie opere pubbliche e un avvocato, oltre allo stesso Meduri. L’esponente politico ha ricoperto il suo incarico come membro della Margherita dal maggio 2006 al maggio 2008, durante il secondo governo Prodi, con Antonio Di Pietro ministro. Dal gennaio 1999 all’aprile 2000 aveva ricoperto la carica di presidente della Regione Calabria.

Le ipotesi di reato sono associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e voto di scambio. Il gip ha disposto inoltre un sequestro per equivalente nei confronti di tutti i dipendenti pubblici per 200 mila euro. La Guardia di finanza ha seguito questa mattina una novantina di perquisizioni in Lazio, Calabria, Puglia, Campania, Sicilia, Friuli, Toscana, Umbria, Piemonte, Veneto e Abruzzo.

L’Anas ha fatto sapere di collaborare “alle indagini della guardia di Finanza, dando il massimo supporto anche in qualità di parte offesa dai fatti oggetto di indagine, accaduti negli anni passati”.

Il presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani, ha espresso piena fiducia nel lavoro della Procura di Roma, e ha fatto sapere che l’Anas si costituerà parte offesa. “Ho parlato col presidente dell’Anas Armani e ho detto di offrire la massima collaborazione agli inquirenti”, ha detto il ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Graziano Delrio.

IL PROCURATORE. Il procuratore Capo della Procura della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone, nella conferenza stampa presso la sede del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma tradisce amarezza. “Se dovessi dire la sensazione che mi ha dato la lettura di queste carte è proprio la quotidianità della corruzione vista come una cosa normale. Una situazione deprimente”.

GLI ARRESTATI. Sono complessivamente dieci le ordinanze di custodia cautelare in carcere o agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sull’Anas. I destinatari sono: Antonella Accroianò. Oreste De Grossi, Sergio Lagrotteria, Giovanni Parlato, Antonino Ferrante, Eugenio Battaglia, Concetto Bosco Logiudice, Francesco Costanzo, Giuliano Vidoni e l’ex sottosegretario Luigi Meduri. I reati contestati vanno dall’associazione per delinquere, alla corruzione per l’esercizio della funzione e per atto contrario ai doveri di ufficio, dall’induzione indebita a dare o promettere utilità al voto di scambio.

Twitter: @LucaCiliberti – La Sicilia

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