CORTE D’APPELLO – Tentata estorsione a Campione, pena confermata per i Sciortino

Confermata in appello la condanna per tentata estorsione ai danni dell’imprenditore agrigentino Marco Campione, a carico di due imputati, padre e figlio di Favara, finiti in manette all’alba del 13 giugno del 2012 per mano della Squadra Mobile della Questura di Agrigento. La Corte d’Appello di Palermo, ha condannato a 8 anni e 8 mesi di reclusione Domenico Sciortino, 55 anni, e a 2 anni e 2 mesi a Salvatore Sciortino, 32 anni (entrambi difesi dagli avvocati Giuseppe Barba e Remo Tripodo). Accolte le richieste del procuratore generale Rosalia Cammà, che al termine della sua requisitoria aveva avanzato la richiesta di conferma della sentenza di primo grado, emessa dal Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Palermo, Vittorio Anania. Domenico Sciortino è stato riconosciuto colpevole di associazione mafiosa e tentata estorsione aggravata ai danni dell’imprenditore Campione al quale avrebbe chiesto una tangente per la costruzione del dissalatore di Porto Empedocle. Il fatto risalirebbe al mese di giugno del 2006.

 

 

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