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L'ingresso degli studenti il primo giorno dopo il ritorno dalle vacanze natalizie al Liceo Ginnasio Statale Alessandro Manzoni a Milano, 7 gennaio 2022.ANSA/MOURAD BALTI TOUATI

COVID – Rinviata di 3 giorni la riapertura delle scuole in Sicilia

Mercoledì prossimo è prevista un’altra riunione della task force.

 Il governo regionale rinvierà la riapertura delle scuole di tre giorni in Sicilia per consentire di verificare tutti gli aspetti organizzativi a causa dell’aumento dei contagi da Covid. E’ quanto emerge dalla task force regionale riunitasi, alla presenza degli assessori regionali alla salute Ruggero Razza e all’istruzione Roberto Lagalla, che si è conclusa da poco. Mercoledì prossimo è prevista un’altra riunione della task force. Lo rende noto il Comune di Palermo. 

“Abbiamo adottato la soluzione più ragionevole, giuridicamente compatibile, che tiene conto della decisione di tutti: quella di utilizzare i nostri poteri di autonomia primaria sul calendario scolastico consentendo uno slittamento dell’apertura delle scuole di alcuni giorni, fino a un massimo di cinque”. A dirlo è il governatore siciliano, Nello Musumeci, al termine della riunione della task force regionale sulla riapertura delle scuole che ha previsto uno slittamento di tre giorni. Il Governo regionale ha modificato il calendario scolastico 2021-2022, riducendone di tre giorni la durata originariamente prevista, pur sempre nel rispetto del numero minimo di giornate scolastiche. Pertanto, il rientro a scuola, inizialmente previsto per lunedì 10 gennaio, avverrà in Sicilia il successivo giovedì 13. “Questo lasso di tempo ci permette di cogliere lo stato di andamento della pandemia – aggiunge – e consente alle scuole e al sistema sanitario di prepararsi a realizzare gli obiettivi condivisibili posti dal governo centrale. Ringrazio gli assessori Lagalla e Razza per l’impegnativo e per il non facile lavoro delle ultime ventiquattr’ore”. «Registro la unanime posizione di rettori, dirigenti scolastici, rappresentanti sindacali e delle associazioni familiari, che ci chiedono di farci interpreti con il governo nazionale della necessità di rivedere la attuale posizione sulla possibile scelta della didattica a distanza come strumento di accompagnamento temporaneo verso la piena didattica in presenza», ha aggiunto ancora il presidente della Regione Siciliana.

“Ritengo che la decisione assunta oggi potrà rassicurare i sindaci e le comunità locali, nonché dare modo ai dirigenti scolastici di operare per favorire la ripresa delle attività didattiche in presenza, se la situazione epidemiologica lo consentirà”, ha detto l’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla. Come assicurato dall’assessore alla Salute, Ruggero Razza, “il tempo disponibile potrà essere utilizzato per potenziare le attività di monitoraggio sanitario e di vaccinazione della popolazione scolastica”.   

Francesca Bellia segretaria generale Cisl Scuola Sicilia che ha partecipato alla riunione: «La priorità è la sicurezza di tutti, ci auguriamo che questi giorni possano garantire un rientro più tranquillo. Le scuole non hanno ricevuto dati di positività segnalati da Asp ma solo casi singoli segnalati dalle famiglie, sappiamo che ci sono molti docenti e molti fra personale Ata in quarantena, ma nessun dirigente scolastico ha un quadro chiaro e chiedendo lo slittamento di una settimana abbiamo riferito una loro richiesta», afferma. “Siamo tutti in attesa di ulteriori indicazioni ministeriali. Ci sono adempimenti che non possono essere espletati dai dirigenti scolastici e la gestione organizzativa non è per nulla semplice. La privacy vincola qualunque decisione e il diritto costituzionale all’istruzione non può essere disatteso se non ci sono norme chiare di riferimento. La fornitura delle mascherine deve essere garantita e ad oggi non sono pervenute alle scuole e ribadiamo: la scuola in presenza è una priorità per tutti ma lo si faccia solo in estrema sicurezza», conclude Bellia. 

«Il governo regionale, accogliendo le richieste dell’Anci Sicilia e condividendo la preoccupazione degli oltre 200 sindaci siciliani che proprio ieri si sono riuniti per affrontare il tema del rientro a scuola, ha ritenuto di accogliere la richiesta delle amministrazioni locali e utilizzare ogni strumento giuridico per impedire la riapertura delle scuole in presenza. In assenza di tale intervento i sindaci erano già pronti a intervenire avvalendosi dell’art.50 del Tuel», afferma Leoluca Orlando, presidente dell’Associazione dei comuni siciliani, a margine della task force regionale riunitasi in queste ore.

“La nostra posizione – ha continuato – è stata condivisa da tutti gli operatori del mondo scolastico, consapevoli della necessità di superare l’attuale situazione di confusione generata anche da norme contraddittorie che gli stessi dirigenti scolastici ritengono di impossibile attuazione». “Per questi motivi – aggiunge – abbiamo invitato il governo regionale, nel rispetto della normativa vigente, ad attivare ogni possibile intervento per evitare un caotico e pericoloso ritorno in presenza degli studenti. La nostra richiesta è stata accolta: la Regione sposterà di tre giorni la riapertura delle scuole riservandosi ulteriori provvedimenti attraverso la convocazione della task force la prossima settimana» 

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