CRISI DI GOVERNO – Fiducia, il governo Draghi senza i numeri. Ipotesi voto il 2 o 9 ottobre

Lega, M5s e Forza Italia non votano la fiducia a Draghi al Senato. “Se non partecipano al voto mancherà il numero legale? E manca il numero legale”.

E’ quanto ha detto la presidente del Senato, Elisabetta Casellati rivolgendosi al segretario generale di palazzo Madama – a microfono aperto e udibile – subito dopo l’annuncio del M5s che non parteciperà al voto sulla fiducia al governo.

Stessa decisione annunciata da Forza Italia e Lega.

Si avvicinano – così – lo scioglimento del Parlamento e il voto. È l’epilogo di una giornata drammatica vissuta tra Palazzo Madama, Palazzo Chigi e il Quirinale e della crisi aperta dal M5s. “In questo giorno di follia il Parlamento decide di mettersi contro l’Italia. Noi abbiamo messo tutto l’impegno possibile per evitarlo e sostenere il governo Draghi. Gli italiani dimostreranno nelle urne di essere più saggi dei loro rappresentanti”. Lo scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta.

Anche Mattarella è sceso in campo per indurre il centrodestra a non far cadere il governo, parlando con i leader della maggioranza. Si trattava di accettare il nuovo patto proposto dal presidente del Consiglio: ‘Siete pronti? La risposta non dovete dare a me, ma agli italiani’, aveva detto nelle comunicazioni della mattina. ‘Il sostegno che ho visto nel Paese, mi ha indotto a riproporre un patto di coalizione e a sottoporlo al vostro voto, voi decidete. Niente richieste di pieni poteri’, ha detto Draghi nella replica prima di chiedere la fiducia, che Forza Italia e Lega hanno annunciato che non voteranno, lasciando l’Aula. Non appena è iniziata la chiama sulla fiducia, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha lasciato l’Aula di Palazzo Madama.

LA REPLICA DI DRAGHI
“La mia sarà una replica breve: per primo ringrazio tutti coloro che hanno sostenuto l’operato del governo con lealtà e partecipazione. Il secondo punto è un’osservazione a proposito di alcune parole che avrebbero messo addirittura in discussione la natura della nostra democrazia, come se non fosse parlamentare mentre lo è e io la rispetto e mi riconosco”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in sede di replica al Senato “Il sostegno che ho visto nel paese”, “mi ha indotto a riproporre un patto di coalizione e sottoporlo a vostro voto, voi decidete. Niente richieste di pieni poteri”. Lo dice il premier Mario Draghi nella replica al Senato. “Chiedo che sia posta la fiducia sulla risoluzione presentata da senatore Casini”. In seguito alla apposizione della questione di fiducia dal parte del governo alla risoluzione Casini, la presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati ha sospeso la seduta e convocato la conferenza dei capigruppo

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