Crollo Ravanusa, un testimone: “Odore di gas nei giorni prima dell’esplosione”

“Ho sentito un boato tremendo, come se fosse scoppiata una bomba o un aereo fosse precipitato sulla casa. Poi sono esplosi gli infissi. Siamo scesi subito in strada, intorno c’era fuoco ovunque, macerie. Io ero con mia moglie, i miei tre figli e i miei suoceri. Siamo vivi per miracolo”. Lo racconta Calogero Bonanno un docente che vive a Palermo e che ieri sera si trovava a far visita ai suoceri nella casa accanto alla palazzina distrutta da una esplosione innescata da una fuga di gas. “Mia moglie stava allattando la bimba di 4 mesi quando abbiamo sentito lo scoppio e abbiamo pensato che l’edificio si fosse spostato – ha raccontato l’uomo tra le lacrime – subito con gli altri due miei figli, di 5 e 11 anni, siamo scesi per strada. C’erano vetri e fiamme ovunque. Tutti gli infissi scoppiati”.

“Negli ultimi sette giorni so che diversi cittadini hanno lamentato la puzza di gas nella zona che chiamiamo via delle Scuole Don Bosco in contrada Masciminici, ma nessuno è intervenuto” accusa il consigliere comunale Giuseppe Sortino. “Purtroppo non è la prima volta che si registrano fughe di gas, tamponate nel tempo con interventi di manutenzione da parte dei tecnici – aggiunge Sortino – questo è un paese vecchio, con reti idriche fatiscenti, chiediamo attenzione al governo regionale”, conclude Sortino.

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