DANIELA CATALANO(Fdi):”Vaccinata con terza dose,ma qualcosa nella normativa nazionale su nuove quarantene e nuove”libertà”da green pass, non funziona.”

La coordinatrice di Agrigento di Fratelli d’Italia, l’Avvocato Daniela Catalano nell’annunciare attraverso un post su Facebook di aver eseguito la somministreazione della terza dose di vaccino esprime qualche dubbio e perplessità a proposito della funzionalità del green pass.

Daniela Catalano spiega :”Vaccinata con terza dose, fiduciosa nella scienza e rispettosa di norme e regole anche per deformazione professionale…..ma qualcosa nella normativa nazionale su nuove quarantene e nuove”libertà” esclusivamente legate al green pass, non ha, evidentemente,funzionato e, temo,non possa funzionare.

Cominciamo con il DPCM del 30 dicembre 2021,con cui,all’art 2, e’stata eliminata la previsione della quarantena per i vaccinati con terza dose anche se “contatti stretti”di positivi “(purché garantiscano-ce lo auguriamo-l’allontanamento dai propri congiunti)per completare con il DPCM datato 21/01/2022 che restringe ad uno scarno allegato l’elenco dei pochi esercizi cui si può avere accesso senza green pass. Un quadro normativo certamente sconfortante, che non sempre risulta coerente con l’obiettivo reale che non è l’inamovibilità da posizioni di certezza assoluta su strumenti che,dati i numeri, forse non sono del tutto efficaci.
Lusingare con nuove,più ampie, esclusive e,a volte anche pericolose liberta’ perche’,e sol perché,si ha il green pass,non sembra corrispondente al fine ultimo dell’attività Ministeriale e Governativa che oggi più che mai dovrebbe essere la tutela effettiva della Salute Pubblica. Andrebbero letti i numeri,e a prescindere dai mea culpa, – prosegue Daniela Catalano- provare a porre rimedio piuttosto che continuare con una produzione normativa frenetica,contraddittoria,che lascia sgomenti e disorientati i cittadini e che scarica, sovente, alle Aziende Sanitarie, vere prime linee sin dall’esordio di questa pandemia, la gestione locale di questa immane emergenza e la tutela reale dell’utente.

Nelle more,non si può fare altro che farsi sentire, nei modi adeguati, e continuare ad invitare i buoni cittadini-spesso più lucidi di chi li governa- ad usare buonsenso e cautela” conclude Daniela Catalano.

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