DDL EDITORIA – Ieri seduta fiume all’Ars, per l’approvazione finale, rinvio a martedi

Ieri seduta fiume all’Ars per esaminare il ddl editoria che, con i diversi emendamenti proposti dall’Associazione L.E.S. (Libere Emittenti Siciliane) ai parlamentari di maggioranza ed opposizione ha visto superato  un ostacolo, ovvero l’opportunità di accesso alla legge per tutte le emittenti televisive ex analogico e per le emittenti radiofoniche. Dopo qualche piccolo scoglio, si è passati all’esame dell’art. 5 sui contributi UNATANTUM in conto interessi e prestazioni di garanzia per gli investimenti: gli interventi, a partire dal 2014, possono essere attivati sulle risorse relative al programma comunitario FESR 2014-2020 mentre per il 2013 è stata autorizzata una spesa di 200 mila euro.

Accantonato per il momento l’art. 7 relativo ai contributi sul consolidamento delle passività onerose.

Arrivati a discutere dell’art. 11, su richiesta dell’Associazione L.E.S. (Libere Emittenti Siciliane), è stato presentato un emendamento per la pubblicazione di bandi pubblici non solo su quotidiani nazionali e locali ma anche su televisioni private. A quel punto la norma è stata congelata. Si è pensato di approfondire meglio.

Il M5S, contrario al ddl, ha protestato ritenendolo inappropriato. Il M5S ha chiesto e ottenuto il voto segreto per la soppressione dell’art. 11 che, con 30 voti contrari e 20 favorevoli, non è stato soppresso.

Il ddl verrà discusso martedì prossimo per l’approvazione finale.

Sebi Roccaro, presidente dell’Associazione L.E.S. (Libere Emittenti Siciliane), presente in aula, si dichiara fiducioso per l’approvazione finale del ddl e sull’andamento dei lavori, considerato che diversi emendamenti proposti dall’Associazione L.E.S. sono già stati accettati, compreso il diritto per tutte e 104 le tv locali e per tutte le emittenti radiofoniche di accedere alla legge.

 

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